Presentazione Percorso e Favoriti Vuelta a Burgos 2021

Archiviate le Olimpiadi del ciclismo su strada, la Vuelta a Burgos 2021 è uno dei primi appuntamenti per preparare l’ultima parte di stagione. La corsa a tappe spagnola quest’anno è in programma dal 3 al 7 agosto, e come spesso accade servirà agli scalatori per mettere chilometri di corsa nelle gambe in vista della Vuelta a España, rifinendo la condizione per l’ultimo Grand Tour dell’anno. Se è vero che la partecipazione non potrà contare su nomi importanti come l’anno scorso, quando il nuovo calendario scelto a causa del rinvio di tante gare per il coronavirus l’aveva resa la corsa della ripartenza, è altrettanto vero che la competizione rimane un’attrattiva importante, soprattutto per gli scalatori spagnoli. Il vincitore succederà a Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick-Step) nell’albo d’oro.

HASHTAG UFFICIALE: #VueltaBurgos

Albo d’oro recente Vuelta a Burgos

2020 EVENEPOEL Remco
2019 SOSA Iván Ramiro
2018 SOSA Iván Ramiro
2017 LANDA Mikel
2016 CONTADOR Alberto
2015 TAARAMÄE Rein
2014 QUINTANA Nairo
2013 QUINTANA Nairo
2012 MORENO Daniel
2011 RODRIGUEZ Joaquim

Percorso Vuelta a Burgos 2021

Nessuna cronometro, ma cinque tappe in linea con alcune salite impegnative per la Vuelta a Burgos 2021. Si partirà con la frazione con partenza e arrivo a Burgos, lunga 161 km. Nessuna difficoltà altimetrica nei primi 140 chilometri, poi la doppia scalata dell’Alto del Castillo, un terza categoria di 1100 metri con una pendenza media del 6,1%. L’arrivo è posto proprio in cima al secondo passaggio sul Gpm, in corrispondenza del castello di Burgos. Il secondo giorno invece sarà molto più adatto ai velocisti puri: non sono previste salite categorizzate nei 175 chilometri da Tardajos a Briviesca, in cui anzi l’ultima parte è un lungo falsopiano discendente.

La classifica generale tornerà a movimentarsi nella successiva Busto de Bureba – Espinosa de los Monteros, che lungo i suoi 174 chilometri presenta quattro Gpm. Dopo una trentina di chilometri i corridori affronteranno l’Alto de Barina, terza categoria di 7,4 km con una pendenza media però inferiore al 4%. Anche l’Alto de Cerceda (3,3 km al 4,9%) e l’Alto de Retucerta (3,9 km al 4,5%) non sembrano avere le caratteristiche giuste per fare una reale selezione in gruppo: il momento chiave sarà invece il Picón Blanco (8 km al 9,2%), salita costantemente impegnativa che sicuramente permetterà ai migliori scalatori di fare selezione. Lo scollinamento, a 21 km dall’arrivo, è seguito da una lunga discesa, mentre solo gli ultimissimi chilometri sono pianeggianti. La quarta tappa porterà i corridori da Roa ad Arande de Duero, lungo 149 chilometri totalmente pianeggianti. Anche in questo caso sarà difficile aspettarsi qualcosa di diverso da uno sprint di gruppo.

La frazione decisiva si svolgerà invece da Comunero de Revenga a Lagunas de Neila, 146 chilometri con quattro Gpm. I primi cento chilometri vedranno due terza categoria non particolarmente impegnativi: l’Alto de San Cuerno (3 km al 3,8%) e l’Alto del Cerro (3 km al 3,3%), che così come l’Alto del Collado de Vilviestre (3,4 km al 3,5%) non creeranno particolari problemi al gruppo. La corsa si accenderà in vista della salita finale, che conduce all’arrivo di Lagunas de Neila: 12 km al 6,2% di pendenza media, con alcuni tratti molto impegnativi, su cui si scriverà la classifica definitiva, senza possibilità di appello.

Tappe Vuelta a Burgos 2021

Tappa 1 (3/8): Burgos (Catedral) – Burgos (El Castillo) (161 km)
Tappa 2 (4/8): Tardajos – Briviesca (175 km)
Tappa 3 (5/8): Busto de Bureba – Espinosa de los Monteros (173 km)
Tappa 4 (6/8): Roa – Arande de Duero (149 km)
Tappe 5 (7/8): Comunero de Revenga – Lagunas de Neila (146 km)

Favoriti Vuelta a Burgos 2021

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La formazione più attesa è chiaramente la corazzata Ineos Grenadiers. La formazione britannica si presenta con una selezione di altissimo livello, guidata dal vincitore del Giro d’Italia Egan Bernal, che sulle strade spagnole troverà tappe ideali per ritrovare la condizione. Il colombiano è apparso tutto sommato abbastanza pimpante alla Clasica San Sebastian, prima corsa da due mesi a questa parte, e potrà contare sul supporto di una squadra di primo piano, in cui spicca su tutti Adam Yates, che sulla carta sarebbe dovuto essere il capitano del team per l’imminente Vuelta a España. Il britannico, che ha ripreso da poco le corse e ha corso una discreta olimpiade, sarà la prima alternativa in una squadra in cui troviamo anche Daniel Martinez e Pavel Sivakov, anche se per entrambi non mancano le incognite riguardo la forma.

Altra squadra con più assi è sicuramente la Bahrain – Victorious di Damiano Caruso, Mikel Landa e Mark Padun. Al momento nessuno dei tre sembra al massimo della sua forma, ma sono corridori che hanno la capacità di tirare fuori dal cilindro grandi prestazioni e sarà meglio non sottovalutarli, con il basco che arriva con grandi motivazioni dopo la lunga pausa. Il siciliano non ha brillato a Tokyo, ma è in crescita verso la Vuelta, mentre attenzione all’ucraino, che dopo il brillante Delfinato deve dare continuità alle sue prestazioni.

Tra gli uomini più pericolosi per la classifica generale ci sono anche corridori pronti ad essere i riferimenti assoluti di un team che si prepara ad affiancarli poi anche alla Vuelta a España. Hugh Carthy (EF Education – Nippo) e Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) arrivano così con la consapevolezza che questa settimana sarà importante in vista dell’ultimo GT stagionale, nel quale confermare gli ottimi risultati raccolti negli ultimi dodici mesi nei grandi giri. Altri nomi di peso sono quelli di Romain Bardet (Team DSM) e Simon Yates (Team BikeExchange), che arrivano a questa corsa con due situazioni completamente diverse: il francese è infatti in preparazione alla Vuelta, mentre il britannico si fermerà qualche settimana al termine di questa corsa visto che è reduce da Tour e Olimpiadi. Difficile per entrambi vederli nelle posizioni di vertice, ma sempre meglio non sottovalutarli.

Proveranno a lasciare il segno anche corridori come Lennard Kamna (BORA-hansgrohe), Jay Vine (Alpecin-Fenix), Angel Madrazo, Diego Rubio (Burgos-BH), Hector Carretero (Movistar), Julen Amezqueta (Caja Rural-Seguros RGA) e Diego Rosa (Arkéa – Samsic), tutti corridori che potrebbero puntare ad una vittoria di tappa, con la possibilità a quel punto di cogliere un piazzamento interessante, se le condizioni di corsa dovessero essere favorevoli. I nomi più caldi e interessanti sono sicuramente quelli dei primi due.

Tra le seconde linee, potrebbero farsi notare i vari Luis Léon Sanchez, Harold Tejada (Astana-Premier Tech), Roger Adria (Equipo Kern Pharma), Mikel Bizkarra, Mikel Aristi (Euskaltel-Euskadi),Michael Storer e Chris Hamilton (Team DSM), Matis Louvel (Arkéa-Samsic), Gino Mader (Bahrain-Victorious), Simon Carr (EF Education – Nippo), James Piccoli (Israel Start-Up Nation), Damien Howson (Team BikeExchange), Lilian Calmejane (Ag2r Citroen) e Diego Sevilla (Eolo-Kometa), che a loro volta – molti sono gregari di lusso e potenzialmente outsider – potrebbero cercare di approfittare dello spazio che potrebbe essergli concesso per un successo parziale e magari a quel punto giocarsi qualcosa in più.

Menzione infine per Fabio Aru (Qhubeka-Nexthash), che dopo quasi un mese di buoni allenamenti torna alle corse dopo il discreto secondo posto in un Sibiu Cycling Tour vissuto da protagonista. Il parterre sarà diverso e questo per lui sarà un test importante, per capire a che punto è e a cosa può realisticamente ambire nella seconda parte di stagione, nella quale sperare di scrollarsi di dosso le tante delusioni, anche recenti.

Borsino dei Favoriti Vuelta a Burgos 2021

***** Egan Bernal
**** Aleksandr Vlasov, Adam Yates
*** Damiano Caruso, Hugh Carthy, Pavel Sivakov
** Romain Bardet, Mikel Landa, Daniel Martinez, Simon Yates
* Fabio Aru, David De La Cruz, Chris Hamilton, Mark Padun, Jay Vine

Altimetrie e Planimetrie Vuelta a Burgos 2021

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