Circus-Wanty Gobert, Xandro Meurisse chiama la Deceuninck-Quick-Step: “Ogni ciclista la sogna”

Xandro Meurisse è uno dei corridori di riferimento della Circus-Wanty Gobert. Il 28enne belga è passato professionista con questa squadra nel 2017 mettendosi subito in mostra e riuscendo anche a distinguersi in corse importanti quali il Tour de France 2019, concluso al 21° posto, e guadagnandosi la chiamata della sua Nazionale per i Campionati del Mondo di Innsbruck 2018. Dopo tre anni e mezzo di professionismo ha però ora paventato la necessità di cambiare obiettivi, cercando casa in una formazione WorldTour nella quale poter mettere a frutto la propria esperienza. Oltretutto, la mancata WildCard per il Tour di quest’anno, ha aumentato il rammarico per la perdita di un palcoscenico sul quale si era trovato a proprio agio.

“Potresti essere arrabbiato o deluso da ciò, ma non aiuta – ha raccontato a Sporza – Adesso devo pensare a qualcos’altro. In questa stagione voglio dare tutto per dieci settimane. A partire dalla Strade Bianche, che ho esplorato con la squadra il giovedì prima della data originale. È una gara davvero magica”.

Un altro obiettivo è quello di guadagnarsi la maglia della Nazionale: “Vorrei staccare un biglietto per il Campionato Europeo o il Campionato del Mondo. Posso certamente giocare un ruolo nel percorso dei Mondiali in Svizzera. Lavorerò quindi duramente per quel periodo”, ha aggiunto sostenendo che terminerà la stagione il 18 ottobre con il Giro delle Fiandre: “È un peccato che il Muur sia stato rimosso dal percorso. Ora è nei Campionati Nazionali a 200 chilometri dal traguardo. Ciò non farà che aumentare lo stress cinque ore prima dell’arrivo”. Potrebbe decidere anche di provare la Parigi-Roubaix, ma non vuole rischiare di rompersi una clavicola “una settimana prima del matrimonio”.

Riguardo al proprio futuro, pensa che sia ora di cercarsi un posto nel WorldTour: “Ogni ciclista sogna la Deceuninck-Quick-Step“, afferma, aggiungendo che sarà sempre grato a Hilaire Van der Schueren per la possibilità che gli diede tre anni fa: “Senza di lui ora non sarei un ciclista professionista”. Ora però sogna “una squadra più strutturata e più rigorosa in termini di nutrizione e allenamento“.

Crede quindi che per “sfruttare al massimo” la propria carriera il suo ruolo possa essere quello di “aiutare molto bene un leader nel lavoro di giornata per poi sfruttare le mie possibilità in corse meno importanti”. Il suo riferimento è il connazionale Dries Devenyns: “Fa un ottimo lavoro al servizio di Alaphilippe, ma quest’anno ha anche vinto una gara WorldTour con la Cadel Evans Great Ocean Road Race”. Confessa poi di essere già stato in contatto con la Deceuninck l’anno scorso: “Ma allora non ero ancora alla fine del contratto con Wanty come quest’anno”.

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