Giro del Veneto 2021, Xandro Meurisse supera Matteo Trentin e Alberto Dainese

Xandro Meurisse conquista il Giro del Veneto 2021. Il corridore della Alpecin – Fenix supera in uno sprint a due Matteo Trentin (UAE Team Emirates), costretto a partire lungo per giocarsi la vittoria in un terzetto, completato da Jhonatan Restrepo (Androni-Sidermec) che stava per essere ripreso dal gruppo, la cui volata viene dominata da Alberto Dainese (Italia), costretto ad accontentarsi della terza posizione. Esplosa sull’ultima salita di giornata, la corsa ha visto alcuni gruppetti ricompattarsi nella discesa verso Padova, con un gruppetto di trenta corridori che si è giocato il successo.

La corsa parte subito ad altissima andatura, con Giacomo Garavaglia (Work Service – Dinatek – Vega), Matteo Zurlo (Zalf Euromobil Fior) e Niccolò Salvietti (Mg.k Vis VPM) che riescono rapidamente a guadagnare qualche metro. Su di loro rientrano rapidamente Luka Pajek (Hrinkow Advarics Cycleang), Davide Bais (EOLO-Kometa Cycling Team) e Simone Bevilacqua (Vini Zabù), con il gruppo che concede subito una trentina di secondi. Alcune squadre rimaste escluse dal tentativo non sono tuttavia soddisfatte e si avvicinano alla testa della corsa, lanciando Matteo Baseggio (General Store – F.lli Curia – Essegibi) e Marco Grendene (Beltrami TSA Tre Colli). A quel punto il gruppo si rialza, lasciando che gli inseguitori possano rientrare sui battistrada, felici di accogliere altre gambe preziose per vivere la giornata in fuga.

Dopo aver concesso un massimo di 3’45”, la UAE Team Emirates si porta in testa già all’avvicinamento verso Vicenza. Dopo essere transitati dal centro e aver affrontato la prima asperità di giornata, il Monte Berico, il ritardo del gruppo si mantiene di poco superiore ai tre minuti, un margine che rimane praticamente inalterato al GPM di San Giovanni in Monte, a 102 chilometri dalla conclusione. Dopo la discesa, però, nel tratto di pianura che porta verso il circuito dei Colli Euganei, è la Astana-Premier Tech con Manuele Boaro ad operare un’accelerazione nel plotone, con il vantaggio dei fuggitivi che scende a 2’30” all’ingresso del circuito e all’inizio della salita di Fiorine, da ripetere per tre volte.

Il primo passaggio, che vede anche l’UAE Team Emirates tornare a lavorare in testa al gruppo, vede il margine scendere di poco sotto i due minuti, ma è soprattutto la seconda scalata di Fiorine a registrare un netto aumento di andatura del plotone. Davanti perdono presto contatto Baseggio, Grendene, Pajek e Salvietti, tutti poi riassorbiti dagli inseguitori, dunque in testa rimangono solo Bais, Bevilacqua, Garavaglia e Zurlo, che riescono a scollinare con 50″ di vantaggio ma che vedono il loro margine diminuire sempre più nei chilometri successivi.

Alla fine, all’inizio del terzo giro e del terzo passaggio su Fiorine, anche gli ultimi quattro attaccanti vengono riassorbiti dal gruppo, dove è nuovamente la Astana-Premier Tech a fare l’andatura. Un ritmo che, in salita, provoca una certa selezione nel plotone, dal quale prova ad avvantaggiarsi Francesco Gavazzi (Eolo-Kometa), che scollina per primo (scendo anche dal circuito) con un vantaggio di una decina di secondi. All’inizio dell’ascesa di Roccolo, ultima salita di giornata, Gavazzi viene però riassorbito da un gruppo composto ormai da circa 25 unità, che salendo verso la vetta vede gli attacchi di Alessandro Covi (UAE Team Emirates), Marc Hirschi (UAE Team Emirates) e Alexey Lutsenko (Astana-Premier Tech).

Proprio gli ultimi due riescono a scollinare con una manciata di secondi di margine su Covi, Davide Formolo (UAE Team Emirates), Ben Tulett (Alpecin-Fenix), Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) e Lorenzo Rota (Intermarché-Wanty-Gobert), ma durante la successiva discesa Lutsenko rimane da solo a causa di una scivolata di Hirschi. Nel corso della discesa i vari gruppetti che si sono formati in salita riescono a riportarsi davanti, con Rota primo a rientrare sul kazako, mentre dietro sono gli azzurri di Alberto Dainese e gli uomini della Intermarché-Wanty-Gobert per Andrea Pasqualon a chiudere.

Al comando della corsa a 13 chilometri dalla conclusione si forma così un gruppo di trenta unità composto da Vincenzo Albanese (EOK), Mattia Bais (ANS), Enrico Battaglin (BCF), Luca Chirico (ANS), Kevin Colleoni (ITA), Simone Consonni (COF), Alessandro Covi (UAD), Alberto Dainese (ITA), Odd Christian Eiking (IWG), Davide Formolo (UAD), Lorenzo Fortunato (EOK), Davide Gabburo (BCF), Andrea Garosio (BCF), Marc Hirschi (UAD), Alexey Lutsenko (APT), Xandro Meurisse (AFC), Davide Orrico (THR), Andrea Pasqualon (IWG), Andrea Piccolo (ITA), Jhonatan Restrepo (ANS), Lorenzo Rota (IWG), Kristian Sbaragli (AFC), Cristian Scaroni (GAZ), Marco Tizza (AMO), Alex Tolio (ZEF), Matteo Trentin (UAD), Ben Tulett (AFC), Diego Ulissi (UAD), Simone Velasco (GAZ) e Nicola Venchiarutti (ANS).

Non appena i gruppetti si ricompattano è Diego Ulissi a lanciare la prima offensiva, seguito da Ben Tulett e Davide Gabburo. A riportarsi su di loro è Lutsenko, ma subito Trentin rilancia, con Dainese pronto a reagire. Il tentativo seguente è di Covi, immediatamente ripreso. L’azione giusta la trova dunque il secondo allungo di Matteo Trentin, al quale si accodano immediatamente Jhonatan Restrepo e Xandro Meurisse. Dietro di loro Simone Velasco sembra sul punto di rientrare, con Lutsenko a ruota, ma i due si fermano quando capiscono che gli altri non vogliono collaborare, permettendo ai tre di guadagnare quei pochi metri che diventano pochi secondi.

Se inizialmente Meurisse non collabora, quando capisce che l’azione può andare avanti si inserisce nella rotazione che fino a quel momento includeva solo l’azzurro e il colombiano. I tre non arrivano mai ad un vantaggio in doppia cifra, ma quella manciata di secondi gli basta per entrare nell’ultimo chilometro con cinque secondi di vantaggio. I tre si guardano, con Restrepo che si trova nella scomoda prima posizione, sino a quando non è Trentin a provare a lanciare una volata lunga. Ancora una volta l’ex campione europeo trova tuttavia qualcuno più veloce sulla sua strada, con Meurisse che ne sfrutta al meglio la scia per affiancarlo e rimontarlo sulla linea del traguardo. Alle loro spalle la furiosa volata di Dainese basta solo per arrivargli a ruota, ma il leader della nazionale italiana deve accontentarsi della terza posizione davanti a Simone Consonni.

Risultato Giro del Veneto 2021

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