Giro del Veneto 2021, Xandro Meurisse commenta il suo successo: “Non avevo mai fatto una volata contro Trentin”

Grande vittoria di Xandro Meurisse al Giro del Veneto 2021. Il corridore della Alpecin-Fenix, dopo una stagione spesa soprattutto in servizio dei propri capitani, ha avuto quest’oggi la possibilità di mettersi in proprio, giocandosi le proprie carte fino in fondo e superando Matteo Trentin (UAE Team Emirates) e Alberto Dainese (Nazionale italiana) nello sprint finale. Il belga, nelle interviste di fine gara, si è mostrato estremamente felice per questo successo che gli permette di chiudere in bellezza l’annata, dato che, come da lui stesso dichiarato, quella di oggi era la sua ultima corsa della stagione.

“Sono davvero contento – ha dichiarato il ventinovenne ai nostri microfoni – quest’anno ho lavorato molto per la squadra, specialmente al Tour de France per Mathieu Van der Poel, e l’altro giorno ho lavorato anche tanto per Kristian Sbaragli. Oggi eravamo in tre nel gruppo davanti e ho avuto un’occasione. Fortunatamente l’ho sfruttata e posso chiudere la stagione con un successo. Per quest’anno ho finito, stasera torno a casa, non corro domenica”.

L’ex corridore della Circus Wanty Gobert si è quindi soffermato sulla propria squadra attuale, sottolineando come Mathieu Van Der Poel sia un grandissimo campione, ma allo stesso tempo non sia l’unico corridore di spessore all’interno di un team che sta rivelando sempre più le proprie qualità: “Ho scelto questa squadra per Mathieu, ma soprattutto per la compattezza del gruppo. Non vince solo lui, ma è un grande leader e riesce a dare grandi motivazioni a tutti. Non c’è solo lui, avete visto che abbiamo vinto in tanti. C’è una squadra molto forte e sento molto la forza della squadra. Anche nelle corse WorldTour siamo rispettati, le altre squadre ci chiedono di collaborare e controllare la corsa anche quando non corre Mathieu. Insomma abbiamo guadagnato rispetto in gruppo ed è molto importante e poi siamo tra le prime squadre nel ranking mondiale.”

Infine, il classe 1992 ha voluto ripercorrere gli ultimi chilometri nei quali si è reso protagonista di una grande volata, pur non essendosi mai battuto prima contro Matteo Trentin in un finale di questo tipo: “Oggi il mio direttore sportivo mi ha detto di seguire Matteo Trentin nel finale, sapevo che ha un ottimo sprint ma non avevo mai fatto una volata contro di lui e nel finale ho preso la sua ruota e ho dato tutto. Era molto vicino ma quel piccolo vantaggio mi è bastato per vincere”.

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