Arkéa-Samsic, Nacer Bouhanni ha un chiaro obiettivo: “La Milano-Sanremo è una gara che mi fa sognare”

Anche per lui, come per Nairo Quintana, il passaggio all‘Arkéa-Samsic sembrava aver avuto un effetto terapeutico. Nacer Bouhanni arrivava da qualche stagione in cui le soddisfazioni si erano fatte decisamente rare, ma nelle prime corse del 2020 il velocista francese aveva saputo lasciare il segno in due occasioni, una volta al Saudi Tour e l’altra al Tour de la Provence. Considerando che nel 2019 Bouhanni non aveva alzato le braccia neppure una volta e che complessivamente non vinceva da agosto 2018, era sicuramente un bell’andare. Poi, però, è arrivato il Covid-19 e il francese ha dovuto, come tutti i suoi colleghi, interrompere la caccia ai traguardi.

Ora, però, una delle stelle della formazione transalpina guarda con ottimismo alla ripresa delle corse, prevista – per quel che riguarda il calendario World Tour – per l’1 agosto. Lui, però, guarda giusto una settimana più in là, all’8 agosto, giorno in cui è prevista la Milano-Sanremo 2020: “Sarà importante iniziare la seconda parte della stagione già in forma – le parole del francese riportate da Le Parisien – Io guardo principalmente alla Classicissima. Quella gara mi fa sognare”. Gara, quella italiana, in cui Bouhanni ha raccolto in passato un sesto e un ottavo posto.

Bouhanni ha parlato anche del suo approdo all’Arkéa-Samsic, realtà dove si sta trovando molto bene: “Quando sono felice, in genere poi vinco. La mia carriera è sempre stata difficile. Sono spesso finito al tappeto, a volte sono stato anche ‘contato’ (metafore che alludono al suo passato da pugile – ndr), ma mi sono sempre rialzato. Io comunque ho bisogno di sostegno. Se qualcuno ha qualche problema non è ripetendogli ‘sei cattivo’ che questi problemi si risolveranno…”

In Francia i professionisti da lunedì possono nuovamente uscire di casa per pedalare in strada: “La ripresa degli allenamenti? Lunedì non sono uscito perché pioveva, quindi ho fatto di nuovo i rulli. Ma non ho di che protestare. Io stesso ho vissuto di peggio nella mia vita e ci sono persone che in questo periodo sono morte: non posso lamentarmi solo perché sono dovuto rimanere in casa”. Chiusura sul Tour de France 2020: “Il percorso presenta poche tappe per velocisti, non so se ci andrò”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio