Team Ineos, lo sponsor in difficoltà: chiesto un prestito d’emergenza ai governi di Regno Unito e Scozia

La crisi economica originata dalla pandemia di Covid-19 sta colpendo tutto il mondo. E sono tanti i settori a dover fare i conti con situazioni che vanno peggiorando di giorno in giorno, a fronte di una situazione sanitaria che – sembra – stia invece leggermente migliorando. Le realtà professionistiche del ciclismo si trovano quindi alle prese con scenari che sembrano più foschi per il futuro, almeno per quanto riguarda alcuni sponsor. Sono state già diverse le squadre World Tour che hanno annunciato riduzioni degli stipendi e tagli alle spese e per alcune, come nel caso dell’Astana, il quadro sembra fosco, soprattutto in caso non si riesca a correre nell’arco del 2020.

Per certi versi inaspettata è la situazione di difficoltà in cui si trova la Ineos, sponsor principale della formazione di, fra gli altri, Chris Froome, Egan Bernal e Geraint Thomas. La crisi non riguarderebbe direttamente la squadra diretta da Sir Dave Brailsford, ma l’intera multinazionale che fa capo a Jim Ratcliffe, ritenuto il terzo uomo più ricco di tutta la Gran Bretagna. Secondo SkyNews, Ineos Group starebbe negoziando un prestito di emergenza con i governi di Regno Unito e Scozia. L’ammontare del prestito sarebbe intorno ai 500 milioni di sterline (circa 560 milioni di euro).

La crisi starebbe colpendo in particolare Petroineos, la parte dell’impero di Ratcliffe attiva nel campo del petrolio, detenuta dal magnate britannico insieme alla compagnia statale cinese Petrochina. Il costo del petrolio è sceso dai 56 euro al barile di dicembre ai circa 17 del mese scorso. La Ineos è subentrata nella gestione della formazione World Tour che ha vinto sette delle ultime edizioni del Tour de France nel maggio 2019, dopo l’uscita di scena di Sky. Al momento il Team Ineos ciclistico non sembra essere coinvolto in scenari di crisi economica, ma la situazione generale non sembra rassicurante.

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