Tour de France, Stefano Sirotti racconta 30 anni di Grande Boucle in “30 volte in Tour”

30 volte in Tour” con Stefano Sirotti. È questo il titolo scelto dal fotografo cesenate per il suo primo libro in prima persona. Collaboratore e fornitore di foto per riviste, siti (anche del nostro) e numerosi libri, questa volta Sirotti ha voluto creare la propria opera, nata per celebrare il trentesimo anniversario di attività e di partecipazioni al Tour de France. Un omaggio inoltre al papà Emanuele, maestro e guida nel mestiere e fuori, scomparso nel 2015 a 77 anni. Edito dalla Kriss, il libro è stato realizzato in collaborazione con il giornalista emiliano Alessandro Freschi, e contiene la prefazione del direttore di corsa della Grande Boucle Christian Prudhomme. 242 pagine che contengono le immagini più significative delle sue partecipazioni e della sua preziosa esperienza Grande Boucle.

Presentato a Nizza al momento della partenza del Tour de France, questo bel volume fotografico (e molto più di questo) racconta il Tour attraverso la voce di chi lo ha vissuto da dentro, come corridore o più in generale come membro di quella carovana che in fondo non è che una grande famiglia. Immagini e parole che permettono di entrare davvero nella storia della corsa e dei suoi numerosi protagonisti, con piccoli e grandi aneddoti che accompagnano e arricchiscono le immagini. Grazie ai contributi di ciclisti come Claudio Chiappucci, Miguel Indurain, Vittorio Adorni, Gilberto Simoni, Marco Velo o Fabian Cancellare, di colleghi fotografi come Roberto e Luca Bettini o di giornalisti come Stefano Bertolotti questo volume ci porta negli ultimi trent’anni di storia del Tour de France.

Si parte dall’edizione 1990, l’ultima di Greg Lemond, per arrivare al 2019 dell’avvento del fenomeno Egan Bernal. Una opera nata e voluta dalla passione e dalla professionalità del fotoreporter romagnolo, che affida circa 500 scatti a questo bel libro che celebra il più grande evento del ciclismo, una corsa e un evento forse più grande dello sport stesso. Paesaggi mitici come Galibier, Izoard, Ventoux e Tourmalet, teatri di epiche sfide e luoghi che anche da soli suscitano emozione e ammirazione.

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