UAE Team Emirates, Joxean Matxin impressionato da Igor Arrieta: “Può diventare uno dei migliori al mondo”

L’UAE Team Emirates ha iniziato a preparare il 2024 in queste settimane ad Abu Dhabi. Tra i corridori presenti in questo ritiro c’è anche il giovane talento spagnolo Igor Arrieta, corridore nato nel dicembre del 2002 proveniente dall’Equipo Kern Pharma, squadra con cui ha appena concluso la seconda stagione intera da professionista. Finora non ha ancora vinto ma ha già fatto intravedere ottime doti, battagliando con corridori molto più esperti di lui in corse importanti quali O Gran Camiño, Giro dei Paesi Baschi, Arctic Race of Norway, Tour of Britain e Cro Race. Quest’estate è arrivata la chiamata della squadra emiratina che affianca così un altro predestinato al coetaneo Juan Ayuso.

Il Team Manager della squadra, il suo connazionale Joxean Fernández Matxin ha tracciato le potenzialità in un’intervista al Diaro de Navarra: “Igor Arrieta è un corridore con tanto potenziale, con un grande futuro futuro che forse non è stato fortunato a causa delle cadute, altrimenti so che avrebbe ottenuto risultati. È un ciclista di grande qualità e ho assoluta fiducia in lui. So che sarà un corridore molto importante in questa squadra”, è la prima impressione avuta da Matxin sul suo nuovo gioiello.

Non essendoci problemi di leadership per le corse a tappe, con Pogacar, Almeida, Yates e Ayuso in squadra, potrà approcciare il WorldTour senza particolari pressioni: “Igor non deve avere pressione per risultati. Gli daremo fiducia, affetto e lo tratteremo come ciò che merita, ovvero un corridore che può diventare uno dei migliori al mondo, così com’è. Non sono un indovino, non so se farà meglio nelle classiche o nelle corse a tappe, ma so che ha le caratteristiche per essere uno dei migliori al mondo“.

Figlio dell’ex professionista José Luis Arrieta, a suo avviso pare essere già pronto anche per debuttare in un Grande Giro l’anno prossimo: “Vedo il potenziale di Arrieta, quello che serve è dargli fiducia, dargli spazio e se ad un certo punto dovrà lavorare, lavorerà per gli altri. Questa è una squadra. Adam Yates può essere terzo al Tour, vincere una tappa, diventare il leader e allo stesso tempo lavorare per il miglior corridore del mondo”, è la riflessione finale di Matxin.

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