Parigi-Roubaix 2018, Dillier e Sagan multati

Una multa che ne valeva la pena per Silvan Dillier e Peter Sagan alla Parigi – Roubaix 2018. I due sono infatti stati multati dalla inflessibile giuria di gara per “rifornimento non autorizzato negli ultimi 20 chilometri da parte di personale della squadra a piedi”, incappando così ciascuno in una sanzione di 1000 franchi svizzeri, ai quali va aggiunta la stessa somma per entrambe le squadre. Questi soldi saranno scalati dai premi conquistati dai due corridori: 30.000 euro per il vincitore, 22.000 € per il suo delfino.

A prescindere dall’aspetto economico, probabilmente la multa sarebbe valsa la pena anche solo per il prestigio del risultato ottenuto, anche se gli fosse costata di più del premio stesso, in questi casi il regolamento fa comunque un po’ sorridere, lasciando intuire come si tratti di retaggi di un ciclismo d’antan che probabilmente ormai non ha più realmente ragione di essere. Giusto evitare magari che rifornimenti nel finale possano portare vantaggi come “bidon collé” (ovvero la spinta che i diesse sono soliti dare ai propri atleti nel momento in cui gli passano una borraccia dall’auto), ma difficilmente si può pensare che l’aver ricevuto una borraccia da un membro dello staff a bordostrada possa aver portato un vantaggio illecito di qualche tipo ai corridori. Se non che si sono dissetati (criminali!).

Certo, se esiste un regolamento va applicato, non fosse che per il vantaggio che magari possono aver conquistato rispetto ai loro rivali, che evidentemente non ne hanno usufruito. Ma sarebbe molto più semplice probabilmente autorizzarli, in modo che tutti ne possano usufruire, con dei limiti variabili a seconda della tappa e del tipo di finale (pensare a consentire questo tipo di rifornimento in una tappa di pianura negli ultimi 5 chilometri sarebbe un grosso rischio, ma ieri il pericolo dove era fosse anche fino all’ultimo chilometro?).

Casomai qualcuno pensa che stiamo dicendo qualcosa di diverso: non hanno vinto (e secondo) la corsa per questo, sia chiaro.

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