Lotto Soudal, Thomas De Gendt caustico: “Più facile staccare campioni al Tour de France che vincere le gare su Zwift”

Thomas De Gendt e le piattaforme di ciclismo virtuale: relazione complicata, quantomeno. L’instancabile pedalatore della Lotto Soudal ha dovuto, come tanti altri colleghi professionisti, iniziare a frequentare molto intensamente questi sistemi, per via delle varie misure di confinamento e di limitazione agli spostamenti in vigore per il contenimento dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che ha scosso il mondo intero. Il belga, però, fa sapere di nutrire più di qualche perplessità rispetto al funzionamento delle suddette piattaforme e, soprattutto, della loro aderenza alla realtà.

“È più facile staccare corridori di classe mondiale in una tappa del Tour de France che non vincere una gara su Zwift. Questo dice tutto”. Le parole sono proprio di De Gendt, che si è affidato al suo profilo Twitter per esternare i suoi dubbi, in particolare sulla veridicità dei valori che possono essere espressi da chi usa la piattaforma di ciclismo virtuale. Il belga, peraltro, sa di che cosa si parla, visto che meno di un anno fa vinceva una tappa alla Grande Boucle con un’azione memorabile: dietro di lui, nell’ordine, Thibaut Pinot, Julian Alaphilippe, Michael Matthews, Peter Sagan e Matteo Trentin. Poi però, su Zwift al 33enne belga, che è stato anche terzo al Giro d’Italia 2012, le cose sembrano andare diversamente.

 

De Gendt peraltro aveva già avuto un episodio conflittuale con Zwift. In quell’occasione il corridore della Lotto Soudal fu “espulso” dalla piattaforma sostanzialmente perché stava andando troppo forte. Dura la vita virtuale per un vero ciclista professionista…

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