Jumbo-Visma, Tom Dumoulin non rimpiange di essersi ritirato: “Voglio soltanto guardami indietro fiero della mia carriera”

Tom Dumoulin è sereno e rilassato dopo aver appeso al chiodo la bicicletta. Se inizialmente sembrava che la cronometro iridata che si è corsa domenica scorsa con la vittoria di Tobias Foss dovesse essere l’ultima gara del neerlandese, lui stesso ha poi cambiato i piani, decidendo di ritirarsi ad agosto. Il classe 1990 è comunque volato a Wollongong (aveva già comprato i biglietti), ma solo per godersi una bella e meritata vacanza. Qui è stato raggiunto dai microfoni di Nos, a cui si è raccontato senza rammarichi, definendosi fiero di tutto quello che ha ottenuto nei suoi undici anni di carriera.

Proprio con il mondiali in vista, la farfalla di Maastricht non può non ripensare a quel 2017, quando la sua vita è cambiata improvvisamente con la vittoria al Giro d’Italia e nella cronometro iridata: “Fino a quel momento stavo facendo le cose per me stesso. Pensavo fosse bello cambiare per migliorarmi. Da quel momento ho iniziato a fare le cose un po’ per gli altri. Gli altri pensavano che fosse veramente importante che io corressi: la mia squadra, gli sponsor i fan. Ho avuto la sensazione che fosse importante che il mio team fosse soddisfatto di quello che facevo“.

“Non è mai successo che qualcuno mi abbia detto una cosa come: ‘tra due settimane c’è il Tour de France e noi vogliamo che tu ti esprima al meglio delle tue capacità e corra per il podio’ – ha aggiunto – Mi sono dato da solo questa interpretazione. Ma non sono mai stato in grado di lasciar andare via questa sensazione“.

Il secondo classificato al Tour de France 2018 è comunque soddisfatto della sua scelta: “Quando parlo con le persone mi sento dire: ‘Cosa è successo? Perché ti sei fermato a 31 anni?’ Io voglio soltanto guardarmi indietro fiero della mia carriera e pensare che sono stato professionista per undici anni ed ero tra i migliori al mondo“.

“Ho raggiunto risultati fantastici – ha proseguito l’ex Sunweb, vincitore di 22 corse in carriera – Ho vinto un Grande Giro e sono stato campione del mondo. Voglio guardare a queste cose da una prospettiva positiva. Ma ho dovuto fare un passo indietro per trovare questo orgoglio“.

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