Jumbo-Visma, Sam Oomen: “Tornare ai miei livelli pre-infortuni? L’ho già fatto, sono gli altri che vanno più forte”

Da giovane promettente, nonché speranza neerlandese per i Grandi Giri a gregario. Utile sì, ma lontano da ruoli che possano entusiasmare. È la parabola della carriera di Sam Oomen, almeno fino a questo momento. Nel 2018 chiuse il Giro d’Italia nella Top 10, nono, ma le stagioni successive non sono state quelle attese e neppure il passaggio dall’allota Sunweb alla Jumbo-Visma ha ridato vigore alle ambizioni e ai risultati di Oomen, legato alla formazione giallonera da un contratto che scade nel 2023. Nel 2022, su 64 giorni di corsa, il neerlandese ha raccolto un solo piazzamento nei migliori 10, il quinto posto al Campionato nazionale in linea.

Oomen ha dovuto fare i conti con tanti problemi fisici, fra cui la rottura del bacino nel 2019 e un’operazione all’arteria femorale: “Tornare ai miei livelli pre-infortuni? L’ho già fatto – le parole del 27enne in un’intervista a In de Leiderstrui – Anzi, forse sono anche meglio di allora. Ma il ciclismo è cambiato tantissimo in questi 3-4 anni. Il livello generale dei corridori in gruppo è aumentato e io ora ho anche un ruolo diverso in squadra. Il quadro è molto diverso rispetto al 2018″.

Ambizioni personali, quindi, definitivamente riposte? “Vediamo. Se avrò le mie opportunità, proverò a coglierle. Poi, sarò a disposizione di Wout Van Aert, Jonas Vingegaard e Primož Roglič quando sarò in strada con loro. Certo, per me sarà importante non finire a terra spesso, come mi è successo nel 2022“. Il programma del neerlandese non è ancora del tutto definito, ma Oomen sicuramente non sarà della partita al Giro d’Italia 2023 e neanche al Tour de France 2023: in agenda ci sono la Volta Valenciana, la Volta Algarve e la Tirreno-Adriatico. “Andare alla Vuelta a España? Mi piacerebbe, ma in squadra ci sono tanti ragazzi che vorranno andarci e manca ancora tanto tempo. Io, comunque, ho una certezza: voglio essere in gara solo se abbastanza in forma da poter fare la differenza per la squadra”.

Squadra, la Jumbo-Visma in cui è difficile trovare posto. “Essere in questo gruppo è bello, ma è anche difficile: sei orgoglioso di farne parte, ma se vuoi avere l’ambizione di correre il Tour de France, devi essere fortissimo.  Se guardi a quelli che andranno al Tour nel 2023, nell’elenco ci sono tre dei migliori scalatori al mondo (si riferisce al già citato Vingegaard oltre che a Sepp Kuss e Steven Kruijswijk – ndr). Io non penso di essere a quel livello, quindi non credo sarebbe giusto andarci”.

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