Ineos, Chris Froome non è ancora certo di un posto al Tour de France 2020?

La presenza di Chris Froome al Tour de France 2020 potrebbe essere ancora in dubbio. Il corridore britannico non è stato brillante nella sua prima apparizione dopo il lockdown: alla Route d’Occitanie 2020 ha pagato più di 5 minuti al compagno di squadra Egan Bernal nell’unico arrivo in salita, gettando qualche ombra e lecita preoccupazione sulla sua condizione fisica dopo il grave incidente in ricognizione in cui era rimasto coinvolto nel giugno 2019. Proprio nella corsa francese, il portacolori della Ineos aveva mostrato qualche segnale di nervosismo rispondendo con un gesto di stizza ai beceri insulti di un tifoso. Al di là della serenità, i rapporti con il team sembrano ormai deteriorati, tanto che per la prossima stagione il kenyano bianco ha già firmato con la Israel Start-Up Nation.

Per questi motivi la formazione inglese non sembra ancora sicura di portare il vincitore di ben sei Grand Tour al via del Tour de France 2020. Secondo quanto riportato dal giornalista della Gazzetta dello Sport Ciro Scognamiglio, il team avrebbe già deciso sette degli otto uomini da portare alla partenza di Nizza del 29 agosto: Egan Bernal, Geraint Thomas, Pavel Sivakov, Michal Kwiatkowski, Jonathan Castroviejo, Luke Rowe e Dylan Van Baarle. L’ultimo posto disponibile sarebbe in lizza proprio tra Froome, Tao Geoghegan Hart e Andrey Amador: scelte sicuramente molto diverse nella costruzione del roster che tenterà l’assalto al sesto Tour de France consecutivo e ottavo negli ultimi nove anni, in una striscia (iniziata con Wiggins nel 2012) interrotta soltanto da Vincenzo Nibali nel 2014.

Insomma, sembrerebbe essersi del tutto rovinato il rapporto tra Chris Froome e la Ineos, dopo che il corridore non aveva accolto con grande entusiasmo l’idea di correre la Grande Boucle con altri due capitani pieni di ambizioni come Egan Bernal, vincitore nel 2019, e Geraint Thomas, che aveva trionfato l’anno prima. L’ipotesi di un Tour privo per scelta tecnica del corridore in attività che lo ha vinto più volte rimane difficile, ma non è più impossibile.

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