Giro di Svizzera 2023, Mattias Skjelmose: “Ad inizio settimana avevo detto al mio direttore sportivo che sarei salito sul podio”

Mattias Skjelmose continua il suo percorso di crescita. Da oramai due anni, infatti, il portacolori della Trek – Segafredo si sta testando come uomo di classifica e, se l’anno scorso avevo vinto la sua prima corsa a tappe al Giro di Lussemburgo, quest’anno si è imposto per la prima volta in una prova di livello WorldTour, portando a casa il Giro di Svizzera 2023. Il danese, infatti, oggi è riuscito a resistere alla grande rimonta di Juan Ayuso (UAE Team Emirates), vincitore della cronometro conclusiva, riuscendo quindi a succedere nell’albo d’oro della gara elvetica a Geraint Thomas.

Il classe 2000 è stato autore di un’accorta gestione dello sforzo, pagando tantissimo nella prima parte, ma poi recuperando molto in salita: “Il piano era di essere più cauti all’inizio e dare tutto in salita. Credo sia stato il piano migliore e penso si sia visto nel finale“.

Il nativo di Copenaghen pensa che la chiave della sua maturazione siano state le persone al suo fianco: “Sono cresciuto, ho fatto tante gare importanti, sono maturato e ho avuto brave persone attorno a me a partire dai direttori sportivi. Soprattutto Mads Pedersen mi ha insegnato ad essere un leader e tutto questo mi ha aiutato“.

“Ad inizio settimana avevo detto al mio direttore sportivo che sarei salito sul podio – ha continuato sempre ai nostri microfoni –  e quando sali sul podio puoi anche lottare per la vittoria. Sono successe tante cose e adesso posso essere qui in giallo. Adesso avrò tre settimane di vacanze in Francia (ha scherzato alludendo alla sua partecipazione al Tour de France 2023, ndr). Proverò a fare classifica al Tour. Questo è il piano e crediamo di poter fare bene, anche se i Grandi Giri sono un territorio inesplorato per me

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