Deceuninck-QuickStep, Patrick Lefevere sui programmi di Alaphilippe: “Non sono d’accordo sul Fiandre e potrà puntare al Tour dopo i 30 anni”

Patrick Lefevere ha annunciato negli scorsi giorni che dal prossimo 1 febbraio andrà in pensione. Il general manager della Deceuninck-QuickStep, però, non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua squadra che ha guidato a grandissimi successi nelle ultime stagioni. Nel 2020 la formazione belga sarà chiamata a nuove sfide, sia con i corridori già plurivittoriosi nel 2019, come Julian Alaphilippe, che affronterà per la prima volta il Giro delle Fiandre, che coi tanti giovani di talento, chiamati ad un’ulteriore crescita, su tutti Remco Evenepoel. Curiosità anche per i volti nuovi, tra i quali spicca Sam Bennett, chiamato a sostituire il partente Elia Viviani.

Non cambierà nulla perché è un ritiro amministrativo – ha raccontato Lefevere a Cyclism’Actu – Ho 65 anni e ho pagato le tasse per tutta la vita, ci sono persone in Belgio che guadagnano e che non pagano nulla, quindi penso di avere il diritto di farlo. Ora posso continuare a lavorare anche mentre sarò in pensione“.

Il manager del team belga si sofferma su Remco Evenepoel chiamato a confermare le ottime cose mostrate nella sua stagione d’esordio tra i professionisti: “Ho sempre pensato che il secondo anno da professionista fosse sempre più difficile del primo. Deve confermarsi e quindi ora non sarà più una sorpresa. Quando attaccherà gli altri reagiranno più velocemente, quindi vedremo come lo gestirà. Ma di sicuro, le gare che ha vinto non sono state casuali. Non ha ancora definito il suo programma di gare per il 2020, ne parleremo tranquillamente a Calpe (durante il raduno della squadra, ndr) la prossima settimana. Ho avuto molti corridori fantastici, ma alla sua età lui forse è il migliore“.

Non ha risparmiato una stilettata polemica nei confronti della decisione di Alaphilippe di correre il Giro delle Fiandre 2020: “Non sono un grande fan di questa decisione, ma raramente possiamo rifiutare qualcosa a Julian. Non dobbiamo dimenticare che andiamo sempre al Giro delle Fiandre per vincere e quando hai Julian, parti con sei corridori più uno. Non possiamo fare pressione su di lui, ma non possiamo nemmeno chiedergli di essere solamente un compagno di squadra. Ma, comunque saranno le gambe che parleranno alla fine. Lui pesa solo 60 chili, mentre quello che hanno vinto questa gara sono più o meno sui 70 chili”. 

Il forte corridore transalpino nel 2019 ha disputato un grandissimo Tour de France e molti pensano che possa puntare alla vittoria a Parigi nel 2020: “I francesi sperano che possa vincere la classifica generale – ha continuato Lefevere – ma io sono contrario. Forse quando avrà 30 anni ma per il momento no. Può vincere Il  Lombardia, i Mondiali, tutte quelle gare lì prima di provare a vincere una generale. Scommettere sulla classifica generale del Tour de France non è una cosa da poco. Devi prepararlo per nove mesi e mettere da parte le altre gare per finire forse al sesto posto e sentirsi dire che è un fallimento”.

Infine ha commentato l’ingaggio di Sam Bennett: “Onestamente, è stato difficile. Il suo agente venne da me e mi disse che era libero, ma c’erano delle complicazioni interne con la Bora-hansgrohe. Ralph Denk non voleva lasciarlo andare, quindi mi offrirono uno scambio tra Sam Bennett e Alvaro Hodeg, ma io rifiutai. È stata la settimana scorsa che le cose sono migliorate. Lui, per me, su alcuni arrivi, è più forte di Elia“.

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