Bahrain-McLaren, gli stipendi dei corridori ridotti del 70 per cento per tre mesi

Anche la Bahrain-McLaren corre ai ripari dal punto di vista economico. Stando a quanto raccolto da CyclingNews, infatti, la squadra anglo-emiratina avrebbe deciso di ridurre del 70 per cento gli stipendi dei corridori in organico in questa stagione. La decisione, diversamente da quanto accaduto nei giorni scorsi in casa Lotto Soudal, sarebbe stata presa dalla squadra e solo in un secondo momento comunicata agli atleti. Il taglio in oggetto, originato dalla situazione di blocco agonistico dovuto all’emergenza mondiale Covid-19, riguarda i salari dei mesi di marzo, aprile e maggio.

Rispetto a quanto già accaduto in altre squadre, quello in casa Bahrain-McLaren sarebbe il taglio finora di maggiore entità. Al momento non ci sono commenti ufficiali da parte della squadra. CyclingNews ha comunque riportato il testo di una e-mail di Rod Elligworth inviata al resto dello staff e ai corridori: “Abbiamo deciso che sia io che altri dirigenti rinunceremo ai nostri stipendi per tre mesi. Per quelli dei corridori e dello staff, stiamo rimandando, e non tagliando, una parte di questi nello stesso periodo”, ha scritto Ellingworth, che alle sue dipendenze ha corridori del calibro di Mark Cavendish, Mikel Landa e Wout Poels. Si tratterebbe dunque di una soluzione provvisoria, come riporta anche la Gazzetta dello Sport, per cui successivamente il resto degli stipendi sarebbe comunque versato per compensare l’ammanco di questi tre mesi.

“Come per la maggior parte delle aziende in tutto il mondo, le nostre entrate in questo periodo sono soggette a grande incertezza. Pertanto, agiamo nell’interesse a lungo termine dei nostri ciclisti e del nostro personale, al fine di garantire che abbiamo i mezzi per operare a un livello competitivo e praticabile una volta che questa crisi si sarà attenuata. Riconosciamo che la riduzione temporanea dei guadagni sarà difficile da accettare, ma ti chiediamo di capire la serietà della sfida che affrontiamo come squadra. Il contributo e il supporto di ogni ciclista e membro dello staff, prima, durante e dopo questa pandemia, è molto apprezzato”, il punto di vista esposto dal manager britannico.

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