Vuelta a España 2023, la classifica big: en plein Jumbo-Visma! Sepp Kuss conquista la corsa davanti a Vingegaard e Roglic

Subito primi distacchi alla Vuelta a España 2023 con la cronosquadre. I 14,8 chilometri inaugurali hanno creato sin dal primo giorno alcune differenze tra gli uomini di classifica, anche piuttosto sorprendenti rispetto a quanto previsto inizialmente. Davanti a tutti troviamo così Lorenzo Milesi, assieme al compagno Romain Bardet ed Enric Mas, la cui Movistar ha fatto una prova sorprendente visto il contesto. Poco dietro, appena sei secondi, c’è Remco Evenepoel assieme a Hugh Carthy e Lenny Martinez. Perdono qualcosa in più invece i due grandi favoriti Jonas Vingegaard e Primoz Roglic, che finiscono la prova a 32 secondi dai vincitori e 26 dal campione uscente, trovandosi così nella inattesa situazione di dover recuperare dopo la prima giornata di gara.

La decisione della giuria di neutralizzare gli ultimi nove chilometri della seconda frazione, viste le avverse condizioni atmosferiche, toglie dal finale di tappa la lotta per la generale che, comunque cambia padrone. Attardato Lorenzo Milesi, nuovo leader diventa Andrea Piccolo (EF Education – EasyPost). Nessun cambiamento tra i big della generale che mantengono i distacchi maturati dopo la cronosquadre di ieri.

Primo arrivo in salita e primi verdetti di questa edizione. Il successo ottenuto sul traguardo di Arinsal consente a Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) di indossare la Maglia Rossa con un vantaggio di appena 5 secondi su Enric Mas (Movistar). Sono, invece, 31 i secondi nei confronti di Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), grazie al secondo di vantaggio e l’abbuono conquistato sul traguardo. Perdono terreno Geraint Thomas che arriva a 47″, Hugh Carthy a 1’14”, Mikel Landa a 1’29” e Eddie Dunbar che paga 2’47”. Tutto tranquillo, invece, sul traguardo di Tarragona dove si registra la prima volata di questa edizione. Non cambiano dunque le prime posizioni ad eccezione di Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) e Wilco Kelderman (Jumbo-Visma), alla partenza ottavo e nono che escono di classifica a causa di una caduta a poco meno di quattro chilometri dal traguardo.

Il quinto giorno è nuovamente piuttosto sonnolento, ma nel finale un lampo di Remco Evenepoel gli consente di andarsi a prendere sei secondi al traguardo volante, mentre una caduta subito prima dei tre chilometri taglia fuori Lennard Kamna (Bora-hansgrohe), giunto al traguardo poco meno di un minuto dopo la volata per la prima posizione, e Romain Bardet (Team dsm – firmenich), che perde invece oltre cinque minuti.

Il secondo arrivo in salita rimescola le carte visto che una maxi-fuga con corridori ben piazzati nella generale arriva al traguardo. Davanti a tutti sale così il giovanissimo Lenny Martinez (Groupama-FDJ) davanti a Sepp Kuss (Jumbo-Visma), vincitore di giornata. Tra coloro che si riposizionano anche Marc Soler (UAE Team Emirates) e Mikel Landa (Bahrain-Victorious), mentre Remco Evenepoel scivola in nona posizione dopo una giornata storta che lo vede perdere praticamente tutto il vantaggio accumulato nei giorni scorsi. Jonas Vingegaard è infatti ormai ad appena cinque secondi, Primoz Roglic a undici. Si confermano regolari anche Juan Ayuso e Joao Almeida, mentre in casa Bora – hansgrohe emerge Cian Uijtdebroeks, che fa meglio del capitano designato Aleksandr Vlasov, comunque ancora abbastanza vicino ai migliori. Soffre ancora Geraint Thomas, che stavolta fa comunque leggermente meglio del compagno Thymen Arensman.

Lo stesso Arensman, a causa di una brutta caduta, deve alzare bandiera bianca a pochi chilometri dalla fine della settima tappa, nel corso della quale Jonas Vingegaard riesce a entrare in top10 grazie a 2 secondi di abbuono guadagnati al traguardo volante. Caduto a inizio tappa anche Geraint Thomas, che nel finale perde altri 24″ dagli altri uomini di classifica. La giornata successiva, invece, vede la lotta tra i big esplodere sulla salita di Xorret de Catì, il cui scollinamento anticipa di pochi chilometri l’arrivo. Su questa ascesa Lenny Martinez va in difficoltà, pagando poi sul traguardo un ritardo di 1’10”. La Maglia Rossa va così sulle spalle di Sepp Kuss, mentre Primoz Roglic, grazie al successo di tappa, guadagna 4″ di abbuono nei confronti di Remco Evenepoel. Oltre ai big, resistono in classifica anche Marc Soler, ora secondo a 43″, Wout Poels e Mikel Landa, rispettivamente quarto e quinto.

Non cambia molto dopo la nona tappa, soprattutto per via del finale neutralizzato. Inizialmente, sembrava che Primoz Roglic avesse guadagnato un secondo su Remco Evenepoel e due su Jonas Vingegaard e qualcosa in più sul compagno Sepp Kuss, ma i commissari hanno poi corretto l’ordine d’arrivo. Kuss resta comunque agevolmente in Maglia Rossa davanti a Marc Soler e Lenny Martinez. Qualche secondo, invece, lo guadagnano Joao Almeida e Aleksandr Vlasov, partiti in avanscoperta nelle prime rampe della salita finale.

Dopo il primo giorno di riposo, la corsa riparte con una cronometro che fa ovviamente registrare dei distacchi tra i big. A guadagnare su tutti quanti è Evenepoel, secondo di giornata alle spalle di Filippo Ganna, che fa meglio di 20″ rispetto a Roglic ma, soprattutto, guadagna più di un minuto su Vingegaard. Il belga risale quindi al terzo posto nella generale a 1’09” da Kuss, autore di una prova positiva, che riesce a mantenere la Maglia Rossa per 26″ su Soler, anche lui autore di un’ottima crono. L’arrivo in salita di Laguna Negra, al contrario delle aspettative, non produce cambiamenti in classifica generale. Risale solo Geraint Thomas che, grazie alla fuga, rientra in top20.

Il giorno seguente, l’unico cambiamento nella classifica in una tappa conclusasi con una volata di gruppo sono i 4″ di abbuono che Roglic guadagna al traguardo volante, dove transita per secondo. Lo sloveno si avvicina quindi a 1’32” dal compagno di squadra e Maglia Rossa Kuss e riduce a 23″ il distacco da Evenepoel.

La tappa regine sancisce il temuto dominio Jumbo-Visma. Il crollo anticipato di Remco Evenepoel e l’errore di valutazione di Joao Almeida lasciano infatti la formazione neerlandese a dettare legge per i restanti 90 chilometri di tappa. Dopo aver controllato la situazione fino al Tourmalet, i calabroni fanno pesare la superiorità numerica con Jonas Vingegaard che va così a prendersi la tappa, dimostrando una condizione ancora non eccezionale ma comunque ampiamente sufficiente per vincere in solitaria. Alle sue spalle nel finale Sepp Kuss e Primoz Roglic staccano i diretti rivali chiudendo a circa trenta secondi dal compagno per realizzare una splendida tripletta che permette loro anche di occupare le prime tre posizioni nella generale visto il cedimento anche di Marc Soler sull’ascesa conclusiva. Si difendono invece bene Juan Ayuso, Enric Mas, Cian Uijtdebroeks e Mikel Landa, il cui gap tuttavia era già abbastanza alto.

Dopo le fatiche del giorno precedente e la dimostrazione di forza della Jumbo-Visma, la corsa si dimostra chiusa nella quattordicesima tappa che vede comunque lo show di Remco Evenepoel. Da subito fra i più brillanti e volenterosi nel cercare la fuga, il campione belga domina la scena con un successo senza discussioni che lo vede trionfare in solitaria con oltre otto minuti di vantaggio su un gruppo remissivo, ad eccezione di uno scatto di Juan Ayuso, subito ben rintuzzato dagli uomini Jumbo-Visma. Il belga può così recuperare molto terreno, rientrando nei primi 15, pur ovviamente lontanissimo ancora dai migliori, che difficilmente gli consentiranno di avvicinarsi troppo. La giornata tranquilla comunque si rivela troppo per Hugh Carthy e Lenny Martinez che perdono terreno.

I due soffrono anche il giorno successivo, una frazione corsa ad alta velocità ma senza grandissime pretese che vede i big arrivare tutti assieme, conservando lo status quo nelle prime posizioni. In fuga nuovamente, Remco Evenepoel guadagna ancora tre minuti, al pari di Santiago Buitrago, con i due che si avvicinano alla Top10.

Il giorno dopo il giorno di riposo si riparte subito in salita e subito nel segno della Jumbo-Visma. Malgrado la giornata sembrasse perfetta per una fuga, la formazione neerlandese detta di nuovo legge ripetendo la tattica del Tourmalet. A vincere è così nuovamente Jonas Vingegaard, che si impone in solitaria guadagnando un minuto sui rivali che si ritrovano chiusi nella morsa di un team neerlandese che tuttavia stavolta non riesce a fare la differenza allo stesso modo. Primoz Roglic chiude così assieme a Juan Ayuso, Enric Mas e Aleksandr Vlasov, mentre nel finale Sepp Kuss perde qualche secondo. Scricchiolii che comunque lasciano lo statunitense in Maglia Rossa e i suoi compagni, seppur in posizioni invertite alle sue spalle su un podio che viene rafforzato rispetto ai rivali. Meno brillante oggi Cian Uijtdebroeks, mentre Remco Evenepoel conferma le sue parole e si lascia sfilare nella salita finale, tornando a oltre 29 minuti di ritardo dal leader.

L’attesa tappa dell’Angliru vede una nuova dimostrazione di forza della Jumbo-Visma, che realizza un’altra tripletta. A trionfare è dunque Primoz Roglic, con Jonas Vingegaard a ruota, mentre Sepp Kuss chiude leggermente attardato dopo non essere riuscito a seguire il ritmo dei suoi compagni. Terzo al traguardo, lo statunitense conserva comunque la Maglia Rossa con 8 secondi di vantaggio sul danese, mentre lo sloveno chiude attualmente il podio a 1’08”. Lontanissimi tutti gli altri, partendo da Juan Ayuso che stavolta ha sofferto, perdendo quasi due minuti, fino ormai a trovarsi a quattro minuti da Kuss. Guadagnano invece posizioni Joao Almeida, autore di una prova solidità rimontando numerosi corridori nel corso della salita, tra cui un Cian Uijtdebroeks che ha tuttavia attuato una strategia simile e guadagnando anche lui terreno sui rivali diretti, ma soprattutto Mikel Landa, arrivato al traguardo con lo statunitense dopo una ottima salita da parte anche dei suoi compagni.

L’ultimo arrivo in salita, a La Cruz de Linares, vede un nuovo trionfo di Remco Evenepoel dopo una lunga fuga, mentre i big, in particolare quelli delle prime posizioni della classifica, arrivano praticamente tutti assieme all’arrivo nonostante qualche timido tentativo di Mikel Landa. Lo stesso spagnolo cede 3″ nello sprint finale, mentre sono 9 i secondi che perde Jonas Vingegaard, che così scivola a 17″ da Sepp Kuss. Perdono invece poco meno di un minuto Cian Uijtdebroeks, Joao Almeida, Aleksandr Vlasov e Santiago Buitrago, che si confermano nella parte bassa della top-10.

La 19esima tappa, conclusasi con una volata di gruppo sul traguardo di Íscar, non cambia la classifica generale nonostante una caduta nel finale, avvenuta però all’interno degli ultimi tre chilometri, che comunque non ha coinvolto alcun big. Non succede sostanzialmente nulla neanche nell’ultima tappa di montagna, una atipica giornata di corsa che assomiglia più a una classica della Ardenne, ma lo spettacolo è ben diverso. I big arrivano infatti sostanzialmente tutti assieme, quasi senza darsi battaglia, se non alcuni scatti sull’ultimo strappo. Unico cambiamento in Top10 è così Aleksandr Vlasov che scavalca il suo giovane compagno Cian Uijtdebroeks, ma nelle posizioni di vertice non cambia nulla. Sepp Kuss si appresta così a vincere la Vuelta a España 2023 davanti ai compagni Jonas Vingegaard e Primoz Roglic, relegando a quasi quattro minuti i primi veri rivali. L’ultima tappa di Madrid sancisce la storica tripletta della Jumbo-Visma con Sepp Kuss sul primo gradino del podio davanti ai compagni di squadra Jonas Vingegaard e Primoz Roglic.

Classifica Big Vuelta a España 2023

1  SEPP KUSS JUMBO-VISMA 76H 48′ 21”
2  JONAS VINGEGAARD JUMBO-VISMA + 00H 00′ 17”
3  PRIMOŽ ROGLIČ JUMBO-VISMA + 00H 01′ 08”
4  JUAN AYUSO UAE TEAM EMIRATES + 00H 03′ 18”
5  MIKEL LANDA BAHRAIN VICTORIOUS + 00H 03′ 37”
6  ENRIC MAS MOVISTAR TEAM + 00H 04′ 14”
7  ALEKSANDR VLASOV BORA – HANSGROHE + 00H 07′ 53”
8  CIAN UIJTDEBROEKS BORA – HANSGROHE + 00H 08′ 00”
9  JOAO ALMEIDA UAE TEAM EMIRATES + 00H 10′ 08”
10  SANTIAGO BUITRAGO SANCHEZ BAHRAIN VICTORIOUS + 00H 11′ 38”
11  STEFF CRAS TOTALENERGIES + 00H 14′ 04”
12  REMCO EVENEPOEL SOUDAL QUICK-STEP + 00H 16′ 44”
13  CRISTIAN RODRIGUEZ MARTIN TEAM ARKEA – SAMSIC + 00H 22′ 13”
14  MARC SOLER UAE TEAM EMIRATES + 00H 25′ 21”
15  WOUT POELS BAHRAIN VICTORIOUS + 00H 31′ 00”
16  EINER AUGUSTO RUBIO REYES MOVISTAR TEAM + 00H 34′ 49”
17  JUAN PEDRO LOPEZ PEREZ LIDL-TREK + 00H 35′ 47”
18  ANTONIO TIBERI BAHRAIN VICTORIOUS + 00H 50′ 13”
19  DAMIANO CARUSO BAHRAIN VICTORIOUS + 00H 53′ 47”
20  EMANUEL BUCHMANN BORA – HANSGROHE + 00H 59′ 02”
21  ROMAIN BARDET TEAM DSM-FIRMENICH + 01H 02′ 10”
22  ATTILA VALTER JUMBO-VISMA + 01H 05′ 42”
23  HUGH JOHN CARTHY EF EDUCATION – EASYPOST + 01H 19′ 25”
24  LENNY MARTINEZ GROUPAMA – FDJ + 01H 21′ 41”
25  WILCO KELDERMAN JUMBO-VISMA + 01H 24′ 38”
30  LENNARD KÄMNA BORA – HANSGROHE + 01H 38′ 06”
31  GERAINT THOMAS INEOS GRENADIERS + 01H 47′ 59”
43  SERGIO ANDRES HIGUITA GARCIA BORA – HANSGROHE + 02H 08′ 05”
45  MICHAEL STORER GROUPAMA – FDJ + 02H 13′ 42”
55  EGAN BERNAL INEOS GRENADIERS + 02H 22′ 50”
79  BAUKE MOLLEMA LIDL-TREK + 02H 51′ 48”

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