Giro d’Italia 2024, Top/Flop del Giorno

La nostra consueta rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2024.

  • Tim Merlier (Soudal-QuickStep): Attento a non sprecare troppe energie nel drappello di velocisti avvantaggiatosi dopo il primo traguardo volante, il belga fa tutto alla perfezione nel finale, rimanendo sempre al coperto e scegliendo il lato giusto della strada per poi scatenare tutta la sua potenza in una volata di rimonta che lo vede conquistare la prima sfida tra ruote veloci e l’ottavo successo di questa prima parte di stagione.
  • Biniam Girmay (Intermarché-Wanty): Anche se non è uno sprinter puro, l’eritreo fa un’ottima volata, riuscendo piuttosto bene a destreggiarsi da solo nel caotico finale e seguendo la ruota giusta, quella di Merlier, che lo porta a cogliere il terzo posto di giornata. Un podio che fa morale in vista magari di giornate più adatte alle sue caratteristiche.
  • Jenthe Biermans (Arkéa-B&B Hotels): Un po’ la sorpresa di questa giornata, anche se il belga aveva già dimostrato in questo inizio di stagione di cavarsela bene nelle volate un po’ complicate. Il 28enne si ritrova in scia a Milan nelle ultime centinaia di metri e riesce a cogliere il quarto posto di tappa, risultato di assoluto prestigio per lui che non era mai entrato nella top-5 di tappa in un GT.
  • Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck): Era tra i principali favoriti di giornata, ma l’australiano non è riuscito a cambiare marcia nella volata nonostante fosse anche ben posizionato, concludendo anche fuori dalla top-10. Nel finale è anche un po’ mancato il treno, che forse aveva speso tanto in precedenza nell’attacco nato dopo lo sprint intermedio di Masio (oltre a lui, infatti, erano presenti altri tre compagni di squadra).
  • Caleb Ewan (Team Jayco AlUla): Continua il periodo complicato per il velocista australiano, che una volta, in una giornata come questa, sarebbe stato di sicuro tra i protagonisti, mentre oggi non riesce a entrare nei primi dieci, iniziando la volata troppo indietro.
  • Phil Bauhaus (Bahrain Victorious): È tra i pochi velocisti a restar fuori dall’attacco che si forma dopo il primo traguardo volante, costringendo così la squadra a lavorare e a spendere energie per andare a chiudere. In un finale adatto alle sue caratteristiche, poi, non riesce a trovare il varco giusto, chiudendo con un anonimo 14° posto.

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