Vuelta a España 2022, Matteo Fabbro: “Ho saputo di fare la Vuelta solo a Ferragosto, ma sono concentrato, sono contento e sto bene”

Convocazione in extremis per Matteo Fabbro alla Vuelta a España 2022. Il friulano della Bora-hansgrohe, che inizialmente non faceva parte degli otto corridori selezionati dalla formazione tedesca per correre il GT spagnolo, è stato chiamato pochi giorni prima del via della corsa per sostituire Emanuel Buchmann, fermato da un’infezione alle vie urinarie. Il 27enne, che a maggio aveva dovuto rinunciare al Giro d’Italia e che a luglio aveva saltato anche il Tour de France, correrà così il suo primo Grande Giro della stagione, la sua seconda Vuelta dopo quella del 2019, e nonostante la chiamata all’ultimo si è detto pronto per affrontare la gara.

Ho saputo di fare la Vuelta solo a Ferragosto – ha dichiarato Fabbro ai microfoni di Eurosport – Mi stavo allenando perché sapevamo che il mio compagno di squadra non stava bene già da giorni, quindi mi sono mantenuto allenato e attivo“.

“Dopo che era saltato il Giro d’Italia, mi ero focalizzato assieme alla squadra sulla Vuelta, poi c’erano stati degli alti e bassi e non eravamo sicuri – ha proseguito il 27enne – Alla fine sono qua, mi sono allenato come se avessi dovuto farla. Ovviamente non ero sicuro al cento per cento, ma sono concentrato, sono contento e sto bene”.

Il friulano ha poi speso due parole sul compagno di squadra Jai Hindley, leader del team per la classifica generale: “Lo vedo bene, lo conosco da parecchi anni ormai e averlo in squadra è bello. Lo vedo concentrato e sereno, quindi vedremo sulla strada, l’avvicinamento è stato buono“.

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