Vuelta a España 2018, la gioia di Clarke: “Non posso crederci. Giornata durissima”

È Simon Clarke a poter festeggiare al termine della quinta tappa della Vuelta a España 2018. Il portacolori della EF/Drapac è stato bravissimo ad inserirsi nel tentativo di 25 corridori partito dopo 70 chilometri di corsa, ed è stato poi abile ad interpretare le dinamiche di corsa e ritrovarsi in testa nei chilometri finali. L’australiano era conscio di essere più veloce di Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e Alessandro De Marchi (BMC), così ha deciso di tenerli sotto controllo fino agli ultimissimi metri, quando ha potuto far partire il proprio sprint. Una vittoria che sa un po’ di liberazione per il 32enne di Melbourne, che non alzava le braccia al cielo addirittura da due anni e mezzo.

Una giornata davvero dura, non posso crederci di aver vinto – ha spiegato Clarke raggiante – All’inizio ci sono stati un sacco di attacchi e l’ultima volta che ci ho provato mi son detto che se non sarebbe andato a buon fine mi sarei fatto riprendere dal gruppo. E invece è andata bene. Ho cercato di gestire al meglio la situazione e ho collaborato bene con Mollema per rientrare in testa”.

Gli ultimi due chilometri sono stati percorsi quasi in surplace dai tre di testa, con il rischio di far rientrare altri fuggitivi su di loro: “Dovevo rischiare – ha ammesso ancora – Sapevo che stavano arrivando da dietro ma mi sono concentrato solo su De Marchi e Mollema, facendo anche leva sul mio passato da pistard. Ho controllato bene e fatto un buon sprint”.

Sei anni dopo, quindi, l’ex corridore della Orica Green-EDGE torna a trionfare alla corsa iberica, lì dove nel 2012 colse la sua prima vittoria tra i pro: “Ho lavorato duro per essere qua, avevo vinto qui al mio primo GT in carriera. Poi ci ho riprovato per sei anni senza riuscirci. Quindi sono estremamente felice di essere di nuovo qui”.

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