Vuelta a España 2018, Aru crolla sui Lagos de Covadonga: “Le mie sensazioni non sono costanti”

Il sogno di Fabio Aru alla Vuelta a España 2018 si è infranto completamente sulle pendenze dei Lagos de Covadonga. Il vincitore dell’edizione 2015, apparso in difficoltà durante le prime salite, è definitivamente naufragato nel corso della quindicesima tappa, arrivando a più di cinque minuti dal trionfatore di giornata Thibaut Pinot (Groupama-FDJ). Una sentenza sulle sue ambizioni, essendo scivolato ormai in quattordicesima posizione nella classifica generale, a 8’19” dalla maglia rossa Simon Yates (Mitchelton-Scott). A questo punto la terza settimana, dopo una cronometro che non sorride alle sue caratteristiche, potrebbe vederlo impegnato in attacchi da lontano per cercare di cogliere almeno un successo di tappa.

Il sardo ha bisogno di tornare a vincere per un’iniezione di fiducia: l’ultima volta che ha alzato le braccia al cielo è stato al Tour de France 2017, quando firmò una splendida azione a La Planche des Belles Filles. Le sue parole al termine della frazione di ieri non lasciano trasparire molto ottimismo, in un momento sicuramente difficile per lui: “Dopo una prestazione abbastanza buona ieri (sabato, ndr), oggi (ieri, ndr) non è stato lo stesso. Le mie sensazioni non sono costanti“. La quattordicesima tappa in realtà non aveva sorriso particolarmente all’ex campione nazionale, giunto a Les Praeres in decima posizione, a 39 secondi da Yates. L’arrivo era sicuramente poco adatto alle sue caratteristiche, essendo una salita breve e forse dalle pendenze arcigne.

Lo sconforto di Aru è evidente anche nelle sue considerazioni per l’ultima settimana: “Spero di avere altre buone giornate e performance tra ora e la fine della corsa. Tuttavia ora non sarà semplice”. Tolta la cronometro e due giornate sulla carta riservate ai velocisti, il capitano della UAE Team Emirates avrà solo tre occasioni per cercare il successo personale, di cui sabato è sicuramente la più ghiotta.

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