Total Direct Energie, Axel Journiaux si ritira a 24 anni: “Non ero felice tra i professionisti”

Axel Journiaux lascia il ciclismo. A soli 24 anni, dopo due stagioni non proprio entusiasmanti con la Total Direct Energie, il giovane corridore transalpino ha deciso di cambiare vita, appendendo la bici al chiodo, così come il suo compagno Bryan Nauleau, in seguito al mancato rinnovo da parte della formazione professional francese, che dopo il primo posto tra le squadre della sua categoria sarà invitata d’ufficio a tutte le corse WorldTour. Una decisione che aveva già sostanzialmente preso sin dall’inizio dell’anno, dopo essersi sostanzialmente reso conto che il professionismo non era il mondo che si aspettava, quello che aveva sognato mentre si divertiva tra i dilettanti.

“Penso di aver semplicemente fatto quel che dovevo fare nel ciclismo – commenta a Le Telegramme – A 24 anni voglio pensare ora al mio futuro. Voglio lavorare e, perché no, riprendere gli sturi. Non avendo ricevuto offerta di rinnovo, penso sia la decisione giusta […] Nessun rancore. Sapevo che la mia carriera non sarebbe durata per tutta la vita e da tempo mi ero preparato a voltare pagina”.

Non ha dunque cercato altre soluzioni, non proprio deluso ma neanche entusiasta di quello che ha scoperto essere il mondo del professionismo. “Ho visto come funziona e posso smettere in pace – aggiunge – Non cerco nessuna rivincita. Se non ha funzionato è perché il mondo del professionismo non fa per me, è andata così. Ho dei bei ricordi e mi sono divertito, ma non è qualcosa che racconterò ai miei figli se ne avrò un giorno…”

Ammettendo dunque di “non essere felice tra i professionisti” sottolinea come questi due anni “non saranno i ricordi migliori in bicicletta”. Per questo non ha dunque cercato altre possibilità, né ha voglia di riprovarci in futuro. “Non è il ciclismo che fa per me – conclude – Preferivo i miei anni tra i dilettanti. Sarà strano, ma preferivo i rientri in camion ai voli in aereo o ai saluti volanti in bus. Non smetto per questo, ma preferivo il ciclismo dilettantistico”.

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