Tour de France 2023, Matteo Jorgenson: “Frustrante, avevo le gambe per vincere. Non so perché Pinot mi marcava e quello della Uno-X non tirava”

Matteo Jorgenson non riesce a nascondere le delusione al termine della dodicesima tappa del Tour de France 2023. Il corridore della Movistar è giunto terzo, perdendo la volata per la piazza d’onore con Mathieu Burgaudeau quasi un minuto dopo l’arrivo del vincitore solitario Ion Izagirre. Per lo statunitense è un’altra giornata da protagonista dopo quella con l’arrivo sul Puy de Dome (quando chiuse quarto dopo essere stato in testa fino a 700 metri dall’arrivo), ma anche un’altra giornata in cui resta a mani vuote e lui stesso ha parlato di una sensazione di frustrazione, dovuta anche all’atteggiamento di alcuni dei suoi compagni di fuga.

È frustrante, avevo le gambe per vincere, ma c’è stato qualcuno più intelligente nel gruppo e non mi è andata bene – ha ammesso ai nostri microfoni dopo l’arrivo –  Sono incazzato. Il mio piano? Dovevo andare via in salita, la mia mossa è stata sulla penultima discesa, andando verso l’ultima salita. Ci ho provato, Pinot mi ha seguito, non ha collaborato tanto, lui correva per la classifica e non per la tappa. Alla fine siamo stati presi da Ion, che correva per la classifica di Guillaume. In pratica, poi, Ion è andato via e ogni mossa che facevo era coperta da Pinot, che mi marcava non so per quale motivo e a quel punto è finita”.

Il ventiquattrenne poi ha spiegato che nel gruppo inseguitori c’è stata anche mancanza di collaborazione: “ È stata una grande battaglia dalla partenza, come era previsto, alla fine si è creato un gruppo, sono partito in discesa con Ion e abbiamo raggiunto i battistrada insieme a un altro paio di corridori. Tutta la tappa è stata un gran casino, abbiamo speso tutti parecchi energie, nessuno ha avuto una giornata facile, in gruppo ci sono stati diversi livelli di fatica. Ho provato ad andare via anche da quel gruppo, ma non ci sono riuscito. Scarsa collaborazione? Non voglio fare il nome di nessuno, ma avevamo dei ‘passeggeri’, gente che saltava i cambi o che passava in testa per rallentare il ritmo, quello della Uno-X non so perché non tirava, Guillaume Martin non ha tirato come previsto, poi Pinot correva per la classifica, è davvero frustrante. Soddisfacente avere meno pressione dopo oggi? No, non è soddisfacente per nulla, oggi era la miglior tappa del Tour per me… non lo so… le prossime sono tappe sono terribili, ma ci proveremo”.

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