Tour de France 2022, Wout Van Aert in Maglia Gialla: “La cercavo da un po’, finalmente riesco a indossarla. Cercherò di tenerla il più a lungo possibile”

Un secondo posto dal sapore più dolce che amaro quello ottenuto da Wout Van Aert nella seconda tappa del Tour de France 2022. Il corridore della Jumbo-Visma, già secondo ieri nella cronometro inaugurale, si è dovuto accontentare della piazza d’onore alle spalle di Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl) nella volata con la quale si è decisa la Roskilde-Nyborg. Il 27enne, autore di un ottimo sprint, è stato rimontato e superato proprio nei metri finali dal forte velocista neerlandese, ma grazie al piazzamento ottenuto il belga è riuscito a conquistare sei secondi di abbuono, che gli hanno permesso di scavalcare in classifica Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl) e di andare così a prendersi la Maglia Gialla, la prima della sua carriera al Tour.

“Sono molto felice di essere in Maglia Gialla – le parole di Van Aert dopo l’arrivo – È una delle più iconiche del ciclismo. La cercavo da un po’ e oggi è finalmente il giorno in cui riesco a indossarla. Tagliando il traguardo, all’inizio ero deluso di aver perso contro Fabio Jakobsen. Solo pochi secondi dopo ho capito che la mia seconda posizione significava che stavo prendendo la Maglia Gialla”.

Cercherò di tenerla il più a lungo possibile, dobbiamo vedere come affronteremo le prossime tappe”, ha proseguito il belga, che dopo questa giornata è ancor più fiducioso sulla forza della squadra: “Quello che ho visto oggi è che la Jumbo-Visma è molto forte. Abbiamo evitato gli incidenti grazie al lavoro dei miei compagni di squadra”.

Anche se non ci sono stati i tanto temuti ventagli, con il vento che è stato soprattutto contrario, il finale ha visto infatti diverse cadute, ma sicuramente meno rispetto alla prima frazione del Tour dello scorso anno: “La prima tappa dell’anno scorso è stata un altro livello di follia. Oggi c’era più rispetto, probabilmente a causa delle circostanze. In effetti, stavamo pedalando a 30 km/h a cinque chilometri dall’arrivo a causa del vento contrario, qualcosa di piuttosto insolito in uno sprint del Tour de France. Poi hai visto come è andata a due chilometri dal traguardo…”.

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