Tour de France 2022, Fabio Jakobsen in rimonta su Wout Van Aert e Mads Pedersen

La prima volata del Tour de France 2022 è di Fabio Jakobsen. Lo sprinter della Quick-Step Alpha Vinyl supera in rimonta Wout Van Aert e Mads Pedersen, con il danese che era partito per primo dopo un bel lavoro dei suoi compagni di squadra, che erano riusciti a sovrastare il treno della corazzata belga all’interno degli ultimi 500 metri. Segnata da alcune cadute nel finale, la corsa si è dunque decisa con uno sprint di gruppo, mentre il vento non ha lasciato particolarmente il segno. Il grande nervosismo ha tuttavia visto molti corridori finire a terra, con una maxi-caduta all’interno degli ultimi tre chilometri, fortunatamente dunque senza lasciare conseguenze sulla classifica generale, ora guidata da Wout Van Aert, che grazie all’abbuono supera il vincitore della cronometro di apertura Yves Lampaert, oggi al servizio del team nel finale.

Leggermente ritardata a causa delle forature di Tim Wellens (Lotto Soudal) e Adam Yates (Ineos Grenadiers), la partenza vede subito formarsi la prima fuga di questa edizione. Sotto l’impulso di Magnus Cort (EF Education – EasyPost) ad uscire dal gruppo sono infatti in quattro, con il danese accompagnato da Sven Erik Bystrom (Intermarché-Wanty-Gobert), Pierre Rolland e Cyril Barthe, entrambi della B&B Hotels – KTM. Il gruppo inizialmente lascia fare, concedendo rapidamente tre minuti, ma i primi 60 chilometri di corsa sono considerati potenzialmente pericolosi per il vento. Il ritmo alle spalle dei quattro battistrada è così segnato dalla lotta per le posizioni di testa, creando delle oscillazioni nel distacco, che da subito appare contenuto.

Da quel momento il distacco si mantiene a lungo attorno al minuto e quaranta, con un uomo a testa di Quick-Step Alpha Vinyl, Team BikeExchange – Jayco, Alpecin – Deceuninck e Lotto Soudal a lavorare davanti. La calma dura però poco con uomini della UAE Team Emirates e Bora – Hansgrohe che sono molto attenti nelle prime posizioni del gruppo.
Dopo il rifornimento, comunque, la situazione in gruppo si calma un po’ con il ritardo che sale fino ai due minuti. Nel frattempo davanti comincia la lotta per i GPM. La B&B Hotels – KTM prova a fare gioco di squadra, ma Cort e Bystrom riesco a distanziarli, con il danese che passa per primo. Il gruppo nel frattempo lascia fare, transitando in cima alla prima salita di giornata con un ritardo di 2’40”. I due transalpini non riescono a riportarsi sui due ex compagni di fuga, con Cort che conquista anche gli altri due GPM assicurandosi la prima Maglia a Pois.
I due uomini della B&B Hotels – KTM finiscono per essere ripresi dal gruppo a poco più di 100 chilometri dalla conclusione, con la coppia di testa che intanto continua a guadagnare portando il loro vantaggio oltre i tre minuti.

Sarà questo il vantaggio massimo, perché alle loro spalle nessuno vuole correre rischi, né presenti né futuri, e li tengono sotto controllo, con la corsa che scende verso sud lungo la costa e il nervosismo che torna a salire. In gruppo inoltre si comincia a lavorare per il traguardo volante di Kalundborg, dove ci sono molti punti in palio. A passare per terzo, dopo Bystrom e Cort che passano in quest’ordine senza sprint, è Caleb Ewan, che supera Van Aert e Peter Sagan. Una accelerazione che porta il vantaggio dei due attaccanti a crollare sotto il minuto, finendo per scendere addirittura sotto i venti secondi dopo la volata. A quel punto Bystrøm rilancia, mentre Cort si rialza, lasciando al norvegese qualche chilometro aggiuntivo di fuga, che poi gli varrà anche il titolo di combattivo di giornata.

In gruppo intanto il nervosismo porta ad alcune cadute, tra le quali quella di Rigoberto Uran (EF Education – EasyPost), che si trova costretto ad inseguire per lungo tempo, rientrando sul temuto ponte, dove il vento soffia frontale, scongiurando una lotta ulteriore fra i big. Nel mezzo anche una ulteriore caduta che coinvolge anche la Maglia Gialla Yves Lampaert (Quick-Step Alpha Vinyl), che rientra con più facilità del colombiano, costretto a spremere mezza squadra dopo aver avuto anche un ritardo di 1’20”. Tra le vittime di cadute anche il nostro Alberto Dainese (Team DSM), tra i più doloranti purtroppo.

Il finale poi viene nuovamente segnato dal nervosismo, con il gruppo in piena lotta per posizionare i propri capitani, siano essi uomini di classifica o velocisti. Ne escono una serie di cadute, la più grave delle quali fortunatamente dentro i tre chilometri dal traguardo. Il gruppo ne esce così spezzato e ridotto ad appena una trentina di corridori. Davanti restano comunque i velocisti più attesi, anche se alcuni fanno fatica ad organizzarsi non avendo gli uomini che speravano di avere al proprio fianco. La squadra più organizzata, senza sorprese, è la Quick-Step Alpha Vinyl, che tiene alta l’andatura fino all’ultimo chilometro, venendo poi superata nel finale da Trek – Segafredo e Jumbo – Visma. Primo a partire è così Mads Pedersen, che prova ad anticipare dando vita ad un bel testa a testa con Wout Van Aert. Dalla ruota del belga parte tuttavia Fabio Jakobsen (Quick-Step Alpha Vinyl), che in rimonta va a beffare i due duellanti e si prende una tappa dal gusto speciale.

Risultato Tappa 2 Tour de France 2022

Classifica Generale Tour de France 2022

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