Tour de France 2022, i manifestanti potrebbero interrompere altre tappe: “Ci riproveremo”

I manifestanti di qualche giorno fa promettono di tornare al Tour de France 2022. Dopo aver bloccato la tappa di martedì mentre Alberto Bettiol era in fuga, i protestanti per il clima minacciano di protestare ancora sulle strade della Grande Boucle. Uno dei protestanti, Thibaut Canten, è stato raggiunto dai microfoni di Cyclingweekly e ha confermato che tutti i protestanti hanno passato la notte in cella al termine della tappa vinta da Magnus Cort, per poi essere rilasciati il giorno successivo senza denunce. Canten, però, spiega che potremmo rivedere ancora dei manifestanti sulle strade del GT francese.

Penso che ci riproveremo, come in ogni grande evento – ha esordito – L’idea è di continuare a farlo finché o ci arrestano o il governo ci ascolta. Finché possiamo e finché avremo risorse, continueremo ad andare alle partite di calcio e sulle strade del Tour de France. Gli eventi sportivi sono una delle aree più accessibili per i comuni cittadini per andare a protestare. La realtà è che abbiamo davvero poco potere sulle fabbriche e le macchine di morte che vengono adoperato nel mondo e che sono costantemente monitorate e sorvegliate. Ai cittadini restano poche alternative, se non andare a disturbare dove possono accedere. Il Tour è uno di quei posti”.

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