Tour de France 2021, Patrick Lefevere: “Se Cavendish decidesse di smettere, non glielo sconsiglierei. Abbiamo aggiunto dei bonus per il Tour nel suo contratto”

Patrick Lefevere parla del contratto e del futuro di Mark Cavendish. Il team manager della Deceuninck-QuickStep, nel suo consueto spazio settimanale su Het Nieuwsblad ha rivelato che lo scorso lunedì, ovvero alla vigilia del primo successo del britannico in questa Grande Boucle, hanno aggiunto alcuni bonus al suo contratto, uno per la partecipazione al Tour, uno per ogni settimana completata e uno per ogni successo di tappa. Dopo il secondo successo del velocista dell’Isola di Man, sono poi aumentate anche le voci sul suo futuro, con il manager belga che si è detto pronto a rinnovargli il contratto, ma capirebbe anche l’eventuale decisione di appendere la bici al chiodo.

“Il suo contratto scade a fine stagione, ma abbiamo deciso di aspettare la fine del Tour per parlarne – ha rivelato – Lui ha detto di voler continuare un altro anno, ma nel frattempo il mondo è completamente cambiato. Se vincesse sul palcoscenico da sogno dei Campi Elisi in maglia verde? Se riuscisse a vincere la trentacinquesima tappa? Potrebbe essere che, in quel caso, sarebbe la fine del viaggio. Non glielo sconsiglierei, perché ne ho visti troppi che hanno superato la loro data di scadenza. Mark ha un’altra occasione di lasciare lo sport al livello più alto, però la scelta ovviamente è sua”.

Il belga ha poi parlato di come è stato ritoccato il contratto di quest’anno in occasione della Grande Boucle (Cavendish lo riteneva troppo basso per poter correre il Tour), specificando di non aver inserito alcun bonus per la maglia verde: “Lunedì, quando il Tour era già partito, ci siamo accordati per una serie di bonus.  Uno per la partecipazione al Tour, uno per ogni settimana completata e uno per ogni successo di tappa. Se continua così, al termine della stagione Mark non avrà guadagnato pochi soldi con il suo contratto al minimo sindacale. Non abbiamo parlato della maglia verde, in quel momento sembrava irrealistico che Mark potesse essere in quella classifica”.

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