Tour de France 2019, l’incredulo Mike Teunissen tiene i piedi per terra: “Domani obiettivo importante per la squadra, poi altri con Dylan”

Mike Teunissen apre con una sorpresa il Tour de France 2019. Il corridore della Jumbo-Visma, ultimo uomo di Dylan Groenewegen, si ritrova improvvisamente come capitano del team con la caduta del velocista designato a 1500 metri dal traguardo. Il corridore neerlandese ne approfitta per realizzare una volata perfetta, restando al coperto sino agli ultimissimi metri per sfruttare poi la volata anticipata di Sonny Colbrelli (Bahrain-Merida). Il corridore italiano in pratica fa da ultimo uomo a colui che solitamente svolge questo compito, il quale poi nel finale ha ancora energie per andare a rimontare anche un Peter Sagan (Bora-hansgrohe) che invece sembrava aver ormai partita vinta, sorpreso e beffato dal colpo di reni dell’imprevisto rivale.

“Il nostro piano è andato in fumo quando Dylan è caduto – commenta dopo il traguardo il 26enne di Ysselsteyn – Non ho visto quando è caduto, ma quando ho capito cosa era successo ho capito che potevo fare qualcosa. Mi sentivo ancora bene perché non avevamo lavorato molto sino a quel momento e Wout van Aert era ancora con me. È una giornata strana perché il nostro obiettivo è saltato in un attimo, ma spero che Dylan possa sorridere vedendo che sono riuscito a sostituirlo”.

Ovviamente, la sensazione più grande negli attimi immediatamente successivi all’arrivo è la sorpresa, anche per lui: “Penso mi ci vorrà qualche giorno per capire quel che è successo, soprattutto perché indosso la Maglia Gialla. Sono un buon corridore, ma non un campione. Questo è come un sogno improvvisamente diventato realtà, di quelli che ti chiedi se sei sveglio”.

Leader della corsa più importante del mondo, l’ex ciclocrossista conosce comunque bene il suo ruolo in squadra e sa che non è cambiato. “Domani abbiamo già un altro grande obiettivo con la cronosquadre – conclude – Ci siamo preparati bene e per noi è una giornata importante, cercheremo di puntare al massimo risultato. Poi, sperando che Groenewegen non si sia fatto male, abbiamo ancora tanti obiettivi che possiamo raggiungere con lui”.

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