Tirreno-Adriatico 2017, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che, tra il serio ed il faceto, traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Tirreno – Adriatico 2017.

TOP

Geraint Thomas: la Sky voleva la vittoria dopo il disastro nella cronosquadre e lo ha fatto capire fin dalla salita di Montecatini Val di Cecina con i forcing di Rosa e Moscon. Oggi il gallese aveva una marcia in più e ha interpretato il finale in maniera perfetta, correndo in maniera sfrontata e senza dubbio spettacolare. Il ritardo accumulato lo taglia fuori dalla lotta per la vittoria finale, ma ha una condizione eccezionale e non è da escludere come protagonista per le prossime giornate. 

Bob Jungels: Prova a tener testa a Thomas, provandolo ad attaccare a più riprese. Si lascia sorprendere nel momento decisivo, ma colpisce il suo modo di correre con un vero e proprio piglio da leader. Nel giro di un anno questo ragazzo è cresciuto in maniera esponenziale e siamo certi che fino all’ultimo lotterà per un posto d’onore nella classifica generale di questa Tirreno-Adriatico. 

Androni-Sidermec: La prima tappa della Tirreno è in linea con i risultati di questo inizio di stagione. I ragazzi di Gianni Savio si fanno vedere con la lunga fuga di Bonusi e Ballerini, con tanto di maglia verde di miglior scalatore, senza dimenticare Gavazzi che ha colto un bel quinto posto al cospetto dei grandi del panorama internazionale. In tutto questo, meritano una citazione anche Cattaneo e Bernal che, sornioni, sono rimasti alle ruote dei big. Chi ben comincia… 

FLOP

BMC: Perfetti ieri, oggi un po’ meno. Potrebbe essere ingeneroso criticarli vista l’enorme mole di lavoro svolta nel corso dell’intera giornata, tuttavia nel finale si poteva gestire meglio la situazione. Damiano Caruso era in gran giornata, così come Greg Van Avermaet, ma si sono fatti sfuggire Thomas. La maglia azzurra è una magra consolazione, poiché una squadra di questo spessore insegue sempre il massimo risultato. 

Tom Dumoulin: Il neerlandese pecca di attendismo. La gamba è ottima e lo dimostra scattando all’ultimo chilometro per poi resistere al ritorno di Sagan e Van Avermaet, ma si lascia scappare Geraint Thomas. Con uno stile più aggressivo avrebbe potuto raccogliere di più e, considerando che ha accumulato un discreto ritardo in classifica, poteva prendersi qualche rischio in più. 

Edvald Boasson Hagen: Perfetto fino alla volata finale. Il norvegese fa quello che deve, correndo di rimessa, ma cercando di mantenere le posizioni di testa. Nell’ultimo chilometro, tuttavia, paga dazio e non riesce a sprintare come vorrebbe. Un quattordicesimo posto non può essere soddisfacente per un corridore del suo spessore, che lo scorso anno riuscì a far decisamente meglio sul medesimo traguardo. 

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