Giro d’Italia 2023, vittoria di Pascal Ackermann su Jonathan Milan e Mark Cavendish! Geraint Thomas resta in Maglia Rosa, Tao Geoghegan Hart costretto al ritiro

Volata tirata nella undicesima tappa del Giro d’Italia 2023. Una grande bagarre fino all’ultimo centimetro fra Pascal Ackermann (UAE Team Emirates) e Mark Cavendish (Astana Qazaqstan), ma in grande rimonta arriva anche Jonathan Milan (Bahrain-Victorious) che per un soffio non rimonta il tedesco, che tuttavia resiste e si prende la vittoria. Seconda posizione dunque per il corridore italiano, che aumenta così il suo margine di punti in ottica Maglia Ciclamino, mentre il campione britannico completa il podio di giornata davanti a Mads Pedersen (Trek-Segafredo), che era stato il primo a lanciare lo sprint dopo il lavoro dei compagni.

Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) conserva la Maglia Rosa, ma la classifica cambia di nuovo a causa di una caduta che coinvolge Tao Geoghegan Hart (Ineos Grenadiers) e Pavel Sivakov (Ineos Grenadiers); il primo costretto il ritiro, il secondo al traguardo in fortissimo ritardo. Secondo resta dunque Primoz Roglic (Jumbo-Visma), mentre sul podio provvisorio sale Joao Almeida (UAE Team Emirates). In top10 entrano invece Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) e Aurélien Paret-Peintre (Ag2r Citroën).

Il video dell’arrivo

Il racconto della tappa

Registrata, anche oggi, la lista dei ritiri (sono 8, compresi 4 corridori della Soudal-QuickStep), si parte da Camaiore sotto un pallido sole. Pochi metri e scappa via Laurenz Rex (Intermarché-Circus-Wanty), che accumula qualche metro di vantaggio. Sul belga si portano poi Thomas Champion (Cofidis), Filippo Magli (Green Project-Bardiani Csf-Faizané), Veliko Stojnic, Alexander Konychev (Corratec-Selle Italia) e Diego Sevilla (Eolo-Kometa). Al primo tentativo la fuga è già quella buona, dato che il gruppo lascia fare e i fuggitivi prendono rapidamente circa 3 minuti.

Dopo qualche chilometro di rilassamento, Astana Qazaqstan, Trek-Segafredo e Bahrain Victorious mettono un corridore a testa in testa al gruppo e il vantaggio si stabilizza. Si prosegue così con uno scenario senza sussulti, con i fuggitivi che passano davanti sia sul GPM del Passo del Bracco che al traguardo volante di Borghetto di Vara (con Stojnic primo in entrambe le occasioni). Le squadre dei velocisti controllano il ritmo, nessuno perde contatto, anche se Kaden Groves (Alpecin-Deceuninck) fa un po’ di fatica in più del previsto, e si arriva ai -90 dall’arrivo con meno di 2′ fra fuga e gruppo.

Il gruppo si tiene a questa distanza nel corso della lunga salita di Colla di Boasi, avvicinandosi a 1’30” al GPM, in seguito ad ua breve accelerazione per prendere le posizioni in vista di una discesa scivolosa, lungo la quale ha da poco iniziato a piovere. Con la Movistar che tiene alta l’andatura per non concedere troppo margine agli attaccanti, non tarda ad arrivare la temuta caduta. A scivolare è Alessandro Covi (UAE Team Emirates), che trascina con sé Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) Primoz Roglic (Jumbo-Visma) e gran parte della formazione britannica, tra i quali Tao Geoghegan Hart e Pavel Sivakov. Se i primi due ripartono velocemente, ad avere la peggio è il corridore britannico, che si rialzerà solo per essere messo su una barella e trasportato al più vicino ospedale in ambulanza. Non va benissimo neanche al francese, che riparte solo quando il compagno viene portato via, dopo oltre sei minuti di corsa e finirà la tappa raddoppiando questo gap.

Nel frattempo cade, in maniera spettacolare, anche Oscar Rodriguez (Movistar), ma il ritmo non cala, con il gruppo tirato soprattutto dalla Trek – Segafredo. Sulla salita successiva davanti è Stojnic a forzare il ritmo, staccando tutti, ripreso poi nella discesa dai soli Rex e Champion, con quest’ultimo che si stacca poi appena arrivati in pianura. In gruppo invece arriva l’improvvisa accelerazione del Team Jayco – Alula, ad opera soprattutto di Filippo Zana. Una frustata che manda in difficoltà qualche ruota veloce, ma la salita è troppo breve per fare la differenza e nella discesa c’è un ricompattamento generale che porta al rallentamento.

Rex e Stojnic riescono così a guadagnare nuovamente terreno fino a sopra il minuto, ma il gruppo non tarda a ritrovare il ritmo, grazie soprattutto a Movistar e Trek – Segafredo, che si assumono l’onere di inseguire. Il gap così crolla nuovamente, portando Rex ad una nuova accelerazione che tuttavia ha vita breve. Il belga viene così ripreso a cinque chilometri dal traguardo da un gruppo in cui è ripartita anche la lotta per le posizioni. Entrati nei tre chilometri alcuni corridori rifiatano, ma non si evita una nuova caduta a a due chilometri dal traguardo, tagliando fuori alcuni velocisti come Fernando Gaviria (Movistar).

Ne esce una volata in cui è la Trek – Segafredo ad assumere il comando. Nell’ultimo chilometro la formazione statunitense gestisce bene fino all’ultima curva, preparando il lungo sprint del suo capitano. Mads Pedersen parte così per primo, ma Mark Cavendish (Astana Qazaqstan) si fa trovare pronto alla sua ruota, rilanciando l’azione. Al suo fianco si porta tuttavia Pascal Ackermann (UAE Team Emirates), uscito dalla sua scia. I due danno vita ad un testa a testa che vede il tedesco avere la meglio, ma dall’altra parte della strada arriva in forte rimonta Jonathan Milan (Bahrain-Victorious). Purtroppo per l’azzurro la linea del traguardo arriva qualche metro troppo presto e la sua gioia si strozza nel momento in cui il tedesco alza le braccia al cielo, sicuro della sua vittoria.

Risultato Tappa 11 Giro d’Italia 2023

Classifiche Giro d’Italia 2023

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