Giro d’Italia 2021, la prima volata è di Tim Merlier davanti a Giacomo Nizzolo e Elia Viviani

Tim Merlier conquista il primo sprint del Giro d’Italia 2021. Il corridore della Alpecin – Fenix si è imposto al termine di una volata lunghissima sul traguardo di Novara precedendo nettamente Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos) che non è riuscito a rimontarlo. Terzo posto per Elia Viviani (Cofidis) davanti a Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma), al primo sprint dopo l’incidente al Giro di Polonia 2020. Tanta Italia in top10 grazie anche a Matteo Moschetti (Trek-Segafredo), sesto, Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF-Faizanè), settimo, e Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation) nono. In classifica generale Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) conserva la Maglia Rosa andandosi anche a prendere i 3″ in palio al traguardo volante di Vercelli, aumentando così il suo margine su Edoardo Affini (Jumbo-Visma) e Tobias Foss (Jumbo-Visma).

Pronti via, appena la corsa giunge al chilometro zero e viene data la partenza ufficiale scattano tre corridori: Filippo Tagliani (Androni -Sidermec), Umberto Marengo (Bardiani CSF Faizanè) e Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa) si avvantaggiano immediatamente, ricevendo il benestare del gruppo maglia rosa. Nell’arco di una decina di chilometri il vantaggio del terzetto tocca i due minuti, per poi arrivare a cinque minuti intorno al chilometro 40 di corsa. In plotone è la Ineos-Grenadiers della maglia rosa Filippo Ganna a dettare un’andatura regolare, almeno fino a quando mancano 130 chilometri all’arrivo.

In quel momento, con un ritardo di 5’17” dalla fuga, le squadre dei velocisti decidono di mettere in testa al gruppo i propri uomini per andare a ridurre progressivamente il gap, tanto da portarlo a 1’50” a 110 chilometri dalla conclusione. Decisamente troppo presto per le squadre degli sprinter, che così decidono di tornare a rallentare, consentendo ai battistrada di guadagnare nuovamente terreno, arrivando a un vantaggio che sfiora i tre minuti.

I tre di testa arrivano dunque al GPM, con Vincenzo Albanese che passa per primo davanti a Tagliani e Marengo, andandosi a prendere la soddisfazione di indossare la prima Maglia Azzurra di questo Giro d’Italia. Qualche chilometro dopo, però, a seguito di una foratura, il corridore della Eolo-Kometa deve fermare la sua azione e si fa riprendere dal gruppo, lasciando in testa solo gli altri due che conservano un vantaggio di circa 1’30” a 75 chilometri dall’arrivo.

Il distacco si mantiene più o meno stabile fino al traguardo volante, dove Tagliani passa per primo davanti a Marengo, mentre si crea un po’ di confusione in gruppo per la volata del terzo posto, con Elia Viviani (Cofidis) che vince la volata, ma sotto lo striscione sbagliato (che era quello dei 40 all’arrivo), davanti a Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), che è il primo ad accorgersi dell’errore e a passare per primo sull’effettivo traguardo volante davanti al veronese, Andrea Pasqualon e Peter Sagan (anche lui beffato allo striscione sbagliato).

I due fuggitivi provano con tutte le loro forze a resistere al ritorno del gruppo prima del successivo traguardo volante, ma proprio a un chilometro dallo sprint intermedio di Vercelli il gruppo li riprende. I Deceuninck-QuickStep provano a prendersi i secondi di abbuono, ma la maglia rosa Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) va a fare lo sprint e passa per primo incrementando il suo vantaggio in classifica. Alle sue spalle anche Remco Evenepoel (Deceuninck-QuickStep) si prende i due secondi di abbuono andandosi a mettere in classifica con lo stesso tempo del compagno Joao Almeida, il migliore dei big in classifica generale fin qui.

Da quel momento è una girandola di colori ad alternarsi in testa, con le varie squadre dei velocisti che provano a tenere alta l’andatura, con anche ovviamente i team degli uomini di classifica che tengono davanti i propri leader. Si vedono così davanti anche Edoardo Affini e Filippo Ganna, che fanno splendere Maglia Ciclamino e Maglia Rosa con un nuovo testa a testa verso l’ultimo chilometro, che viene preso in testa da Daniel Oss (Bora-hansgrohe). A lanciare lo sprint sono tuttavia Cofidis e UAE Team Emirates, che preparano gli sprint di Elia Viviani e Fernando Gaviria. Il colombiano tuttavia viene chiuso sulle transenne dal movimento sbagliato del suo compagno di squadra Sebastian Molano, che dunque vanifica tutti i suoi sforzi.

Prima che il veronese lanci il suo sforzo, da dietro arriva una freccia belga che corrisponde al nome di Tim Merlier. Il capitano della Alpecin – Fenix si lancia in una volata lunga alla quale nessuno riesce a reagire, con Giacomo Nizzolo (Qhubeka-Assos) che non riesce a completare la sua rimonta in tempo prima della linea del traguardo, dovendosi accontentare della seconda posizione alle spalle dell’ex campione nazionale belga. Terza posizione invece per Viviani, che nel finale rimonta un Dylan Groenewegen (Jumbo-Visma) che non ha esitato a gettarsi subito nella mischia.

Risultato Seconda Tappa Giro d’Italia 2021

Classifica Generale Giro d’Italia 2021

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