Presentazione Percorso e Favoriti Tour de l’Ain 2020

Il Tour de l’Ain 2020 si conferma un interessante trampolino di lancio verso il Tour de France 2020. In programma dal 7 al 9 agosto la breve corsa a tappe francese si inserisce in un fitto calendario di preparazione verso la Grande Boucle godendo così di luce riflessa. Numerosi infatti i corridori di alto livello che saranno al via di un evento che propone un tracciato interessante, con buone occasioni soprattutto per gli scalatori, ai quali sono dedicate due delle tre tappe in programma. Molto ricco il parterre, con ben dodici formazioni WorldTour al via, molte delle quali schiereranno i propri capitani per il Tour in partenza il 29 agosto.

Hashtag ufficiale: #TourdelAin

Albo d’oro recente Tour de l’Ain

2019 PINOT Thibaut
2018 VICHOT Arthur
2017 PINOT Thibaut
2016 OOMEN Sam
2015 GENIEZ Alexandre
2014 LINDEMAN Bert-Jan
2013 BARDET Romain
2012 TALANSKY Andrew
2011 MONCOUTIÉ David
2010 ZUBELDIA Haimar

Percorso Tour de l’Ain 2020

Si parte con una frazione semplice, ma non scontata. A fare da antipasto a quel che verrà nei giorni successivi sono i quattro GPM di giornata, anche se tutti di quarta categoria. Disseminate lungo i 139,5 chilometri della Montréal-la-Cluse a Ceyzériat, le ascese di giornata aggiungono difficoltà ad una tappa in cui le ruote veloci dovranno stringere i denti per giocarsi il successo, anche considerando un traguardo posto in leggera salita che ben si abbina anche alle caratteristiche di alcuni cacciatori di classiche. Ma alcune ruote veloci possono riuscire a tenere chiusa la corsa e far pesare il loro spunto.

Il secondo giorno la distanza varia di poco, 140 chilometri, ma la Lagnieu – Lélex Monts-Jura sarà di ben altro tenore. Nuovamente sono quattro le salite lungo la tappa, prima di arrivare al gran finale, ma Col de Montgriffon (Seconda categoria), Col de Cuvillat (Terza), Côte de Giron (Seconda) e Col de Menthières (Seconda) sono terreni ben più impegnativi, che offrono un test importante prima di iniziare la scalata conclusiva. L’arrivo di Lélex darà l’occasione ai big per un primo confronto importante in attesa del gran finale.

La terza frazione propone infatti l’arrivo in cima al Grand Colombier, dove la corsa arriverà al termine di 143,1 chilometri da Saint-Vulbas. Sarà una tappa particolarmente interessante perché gli ultimi cento chilometri corrispondono in buona sostanza a quelli che il gruppo dovrà percorrere poi un mese più tardi alla Grande Boucle. Inevitabile dunque che molti big tengano particolarmente a questa frazione, che prima dell’ultima, storica, salita propone anche altre due impegnative salite, entrambe di prima categoria,. La Montée de la Selle de Fromentelle (11 chilometri all’8,5 per cento) e il Col de la Biche (6,5 chilometri quasi al 9 per cento di pendenza media). Poi, la resa dei conti, in vetta al Grand Colombier (17,7 km al 7,1% con punte del 14%).

Tappe Tour de l’Ain 2020

Tappa 1 (7/8): Montréal-la-Cluse – Ceyzériat (139,5km)
Tappa 2 (8/8): Lagnieu – Lélex Monts-Jura (140,1km)
Tappa 3 (9/8): Saint-Vulbas – Grand Colombier (1431,km)

Favoriti Tour de l’Ain 2020

Saranno tantissimi i nomi di primissima fascia alla parte del Tour de l’Ain 2020, rendendo un pronostico davvero difficile. In particolare si attende la prima sfida tra Ineos e Jumbo-Visma, le due corazzate che si presenteranno sostanzialmente con i loro uomini migliori. Egan Bernal ha già dimostrato di avere una condizione superlativa vincendo in scioltezza la Route d’Occitanie, e per questo partirà con l’insegna del favorito. Primoz Roglic ha invece ripreso la stagione con il successo nel campionato nazionale in linea, ma ha poi deciso di non correre più e potrebbe aver bisogno di qualche giorno per arrivare a una buona forma. Se loro due sembrano essere i leader, non bisogna sottovalutare anche gli altri possibili pretendenti: Geraint Thomas e Chris Froome da una parte, e Tom Dumoulin e Steven Kruijswjik dall’altra non accetteranno a testa bassa l’idea di correre da gregari, soprattutto se supportati da una buona gamba, e di certo sono tra i più talentuosi al via.

Non mancano naturalmente le alternative nelle altre squadre. Richie Porte (Trek-Segafredo) ha mostrato una prestazione di altissimo livello alla Mont Ventoux Denivelé Challenge, confermando il proprio feeling con le corse appena dopo le pause. L’australiano, insieme al compagno di squadra Bauke Mollema, è più un outsider per il successo finale, potendo contare sulle sue ottime qualità in salita. Ha fatto un passo indietro rispetto a questa primavera Nairo Quintana (Arkea-Samsic), il quale deve sempre essere tra i nomi caldi quando una corsa si decide sostanzialmente solo in salita: nelle giornate migliori il colombiano è ancora tra i top mondiali, e lo ha già dimostrato.

Partono forse un gradino sotto altri corridori comunque molto quotati per quanto mostrato in carriera. Daniel Martin rientra di diritto tra gli uomini da tenere in gran considerazione in assenza di cronometro: come scalatore puro l’irlandese sa farsi valere contro tanti rivali, e il suo spunto nel finale può permettergli di conquistare risultati importanti. Sembrano in crescita Fabio Aru (UAE Team Emirates), sicuramente la migliore speranza italiana, e Guillaume Martin (Cofidis), che sul Mont Ventoux hanno fatto vedere di sapere stare con i migliori, seppur con una startlist meno altisonante. Occhi puntati anche su Sam Oomen (Team Sunweb), chiamato al gran salto di qualità in questa stagione.

Nutrita anche la schiera degli outsider, che probabilmente avranno bisogno di condizioni particolari per giocarsi realmente il successo finale, ma di certo vorranno dare battaglia almeno per un piazzamento. È il caso di atleti come Alexis Vuillermoz (Ag2r La Mondiale), Kilian Frankiny (Groupama-FDJ), Rein Taaramae (Total Direct Energie), Carl Fredrik Hagen (Lotto Soudal) e Jan Hirt (CCC Team), che potrebbero provare ad anticipare e sperare in qualche dissidio tra le squadre dei big per guadagnare terreno. Infine citazione anche per altri gregari dei due squadroni al via: atleti come Tao Geoghegan Hart (Ineos) e George Bennett (Jumbo-Visma) partono da quarti uomini (su sei) nelle gerarchie delle rispettive squadre, ma potrebbero essere utilizzati come opzioni per muoversi in caso di tatticismo. E se dietro nessuno dovesse prendere l’iniziativa, sarebbe difficile poi andarli a riprendere. Fantascienza? Forse, ma il ciclismo nella storia ha disegnato tanti finali imprevedibili…

Borsino dei Favoriti

***** Egan Bernal
**** Primoz Roglic, Geraint Thomas
*** Tom Dumoulin, Richie Porte, Nairo Quintana
** Steven Kruijswijk, Daniel Martin, Bauke Mollema, Fabio Aru
* Chris Froome, Guillaume Martin, Sam Oomen, Carl Fredrik Hagen, Jan Hirt

Altimetrie Tour de l’Ain 2020

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