Analisi Percorso Vuelta a España 2022: nove arrivi in salita e due crono (una a squadre) per un tracciato molto impegnativo

La Vuelta a España 2022 è l’ultimo Grande Giro stagionale. Come sempre, promette spettacolo con un percorso molto vario e caratterizzato da numerose salite, anche se con la particolarità, rispetto a Giro d’Italia e Tour de France, di non avere molti passaggi a quote elevate. Rivedremo quest’anno la cronosquadre, specialità che sta ultimamente cadendo in disuso, nella tappa di esordio a Utrecht affiancata da una cronometro individuale di 31,1 chilometri e molte tappe mosse per un totale di 3283,1 chilometri. Gli scalatori avranno quindi pane per il loro denti, soprattutto coloro che hanno ancora qualcosa da dimostrare nel corso di questa stagione.

Percorso Vuelta a España 2022

La corsa partirà dai Paesi Bassi con una cronosquadre in quel di Utrecht, che servirà a presentare i team al pubblico e ad assegnare la prima maglia rossa. Si resterà poi per altri due giorni nei Paesi Bassi, con la seconda e la terza frazione disegnate entrambe per un arrivo in volata, visto che ci sarà solo una salita a metà della seconda tappa e nessuna il giorno successivo, con solo il vento che potrebbe sparigliare un po’ le carte. Dopo il primo giorno di riposo si tornerà in Spagna, più precisamente nei Paesi Baschi, per affrontare subito un percorso movimentato con il GPM del Puerto di Herrera (7,3 km al 4,8%), da scollinare a 16 km al traguardo, come piatto forte di giornata. Percorso simile, ma forse leggermente più duro il giorno successivo, quando la corsa arriverà a Bilbao, dopo aver affrontato 5 GPM, tra cui la doppia scalata dell’Alto del Vivero (4,6 km all’8%), da affrontare due volte negli ultimi 44 chilometri, con l’ultimo scollinamento a 14 km dal traguardo.

Il giorno successivo si ripartirà da Bilbao per la prima frazione con arrivo in salita della corsa. Il traguardo, infatti,sarà posto in cima all’Ascension al Pico Jano ( GPM di prima categoria di 12,6 km al 6,6%), ai cui piedi i corridori arriveranno con tanta fatica nelle gambe, visto che prima avranno dovuto scalare il Puerto de Alisas (seconda categoria di 8,7 km al 5,8%) e soprattutto la Collada de Brenes (prima categoria di 6,8 km all’8,2%), che sarà scollinato meno di 25 chilometri prima di arrivare ai piedi dell’ascesa conclusiva. La settima tappa presenta invece un solo GPM, il Puerto de San Glorio (22,4 km al 5,5%), il più lungo dell’intera corsa, che si trova a metà di un percorso che sembra poter sorridere ad eventuali attacchi da lontano. Si arriva così a un weekend in cui i big della generale torneranno subito ad essere protagonisti. In occasione dell’ottava frazione, quella del sabato, ci saranno ben 6 GPM (più di qualsiasi altra tappa), disseminati lungo tutto l’arco dei 153,4 km di una frazione dunque piuttosto breve. L’Alto de la Colladona (6,4 km al 7%) aprirà le danze nei primissimi chilometri di corsa, agevolando la probabile formazione di una fuga, seguito poi da altri quattro GPM di seconda o terza categoria, fino ad arrivare ai piedi della salita conclusiva di Collau Fancuaya (10,1 km all’8,5%), dove ci saranno sicuramente delle schermaglie tra i big. Come detto, si preannuncia pirotecnica anche la frazione del giorno successivo, grazie all’arrivo in salita di Les Praeres (prima categoria di 3,9 km al 12,9%), che è l’unica salita dell’intera corsa con la pendenza media in doppia cifra e alla quale si arriverà dopo aver affrontato una salita di seconda categoria (l’Alto del Torno, 7,6 km al 6%), una di prima (il Mirador del Fito, 9 km al 6%) e due di terza, rispettivamente l’Alto de la Llama (7,1 km al 5,1%) e La Campa (9,3 km al 4,1%). Il tutto concentrato in un percorso di 171,4 chilometri.

Dopo l’abbuffata di salite, i corridori potranno godersi il giorno di riposo ad Alicante, città del sud della Spagna che sarà anche teatro della cronometro individuale con cui ripartirà la Vuelta. Il menù della prova contro il tempo prevede 30,9 chilometri, da Elche alla sopracitata Alicante: per quel che riguarda l’altimetria, si tratta in pratica di un lungo biliardo, con i corridori che dall’entroterra punteranno il mare, risalendo poi la costa per una quindicina di chilometri, con il vento che potrebbe giocare un ruolo importante. L’undicesima frazione, da ElPozo Alimentación a Cabo de Gata, chiamerà all’opera i velocisti: asperità poche e non particolarmente impegnative e un finale molto veloce che stimolerà sicuramente l’appetito delle ruote veloci presenti in gruppo. Tutto diverso il giorno dopo, giovedì 1 settembre, quando i corridori dovranno affrontare la lunghissima salita finale di Peñas Blancas, nel territorio di Estepona. Il programma di giornata prevede tantissima pianura e, dopo 173 km di gara, l’attacco della salita, lunga 19 chilometri e con una pendenza media del 6,7 per cento. Il menù prevederà poi la Ronda-Montilla, frazione che rappresenterà un’occasione per le fughe: terreno mosso, ma senza grandi difficoltà (nessun GPM previsto) e un finale ondulato, con l’ultimo chilometro che punta all’insù e che potrà causare anche qualche preoccupazione preventiva negli uomini di classifica.

Ben diverso il quadro della 14esima tappa, prevista per sabato 3 settembre. Si andrà da Montoro all’arrivo in quota della Sierra de la Pandera. Dopo poco meno di un centinaio di chilometri inizierà il Puerto de Siete Pilillas, lungo 9,9 chilometri ma non particolarmente complicato, visto il 3,5% di pendenza media. Si scende, si risale per una salita non “categorizzata” e si va poi ad attaccare il Puerto de los Villares (10,4 km al 5,5%), la cui sommità sarà ai -10 chilometri dall’arrivo. Un paio di chilometri di falsopiano e poi sarà gran finale, con la scalata alla Pandera (8,4 km al 7,8%), ascesa in tipico stile Vuelta con punte impegnative anche al 15% ma irregolare, con addirittura un tratto in contropendenza all’ultimo chilometro. Anche la quindicesima tappa, che concluderà la seconda settimana, avrà protagonista un arrivo in salita. Si correrà infatti da Martos a Sierra Nevada. Alto Hoya de la Mora. Monachil per un totale di 152,6 chilometri, i primi 100 dei quali piuttosto tranquilli prima della salita verso l’Alto dei Purche (9,1 km al 7,6%) e quindi verso la lunghissima scalata finale. I corridori affronteranno 19,3 chilometri al 7,9% di pendenza media che non lasciano respiro, con punte al 20% nelle primissime rampe che si faranno via via più regolari.

Archiviato anche l’ultimo giorno di riposo a Jerez de la Frontera, la Vuelta ripartirà con una Sanlúcar de Barrameda – Tomares (189,4 km) senza grandi difficoltà prima dell’interessante Aracena – Monasterio de Tentudía (162,3 km), che metterà sul piatto il più classico dei tracciati per fuggitivi. Poca pianura e tanti saliscendi che culmineranno con il breve arrivo in salita finale di seconda categoria che sicuramente vedrà bagarre anche tra gli uomini di classifica. La diciottesima frazione tornerà a salire in Estremadura con la Trujillo – Alto de Piornal (192 km). Le difficoltà inizieranno dopo i primi 100 chilometri con l’Alto de la Desperà (3,7 km al 9,4%) e l’Alto de Piornal (13,5 km al 5%), che verrà affrontato una prima volta e quindi, dopo una lunga discesa, una seconda che varrà per l’arrivo. Si tratta di una salita molto pedalabile che potrebbe anche rivelarsi interlocutoria, privando la corsa di sentenze decisive.

Tappa da fughe, la diciannovesima, con un tracciato ad anello di 138,3 chilometri con partenza e arrivo a Talavera de la Reina e doppia scalata del GPM di seconda categoria Puerto del Piélago (9,3 km al 5,6%) dopo 30 e 96 chilometri percorsi. Dal secondo passaggio al traguardo troveremo soltanto discesa e pianura. La penultima tappa, per forza di cose, sarà quella decisiva con tanta salita e diversi passaggi vicini ai 2000 metri s.l.m. Dopo una doppia scalata del Puerto de Navacerrada, però da versanti diversi, si entrerà nella fase calda della tappa con la successione di Puerto de Canencia (7,5 km al 4,9%)), Puerto de la Morcuera (9,4 km al 6,9%) e infine di Puerto de Cotos (10.3 km al 6,9%), passato il quale mancheranno 6,7 chilometri al traguardo. Si tratta di salite tutte abbastanza pedalabili ma che si faranno sentire nelle gambe dei corridori.

L’ultimo atto sarà quindi la classica passerella per la Capitale, con la Las Rozas – Madrid. Paisaje de la Luz (96,7 km) che incoronerà il vincitore di questa edizione numero 77 della corsa iberica.

Tappe Vuelta a España 2022

# Giorno KM Tipo Tappa Partenza Arrivo
1 19/08 23,3 Cronosquadre Utrecht – Utrecht 18:30 20:22
2 20/08 175,1 Pianura ‘s-Hertogenbosch – Utrecht 13:15 17:20-17:42
3 21/08 193,2 Pianura Breda – Breda 12:25 17:04-17:28
22/08 Riposo a Vitoria    
4 23/08 152,5 Collina Vitoria-Gasteiz – Laguardia 13:40 17:20-17:41
5 24/08 187,2 Collina Irun – Bilbao 12:45 17:18-17:45
6 25/08 181,2 Montagna Bilbao – Ascensión al Pico Jano. San Miguel de Aguayo 12:20 17:15-17:47
7 26/08 190 Collina Camargo – Cistierna 12:30 17:15-17:46
8 27/08 153,4 Montagna La Pola Llaviana/Pola de Laviana – Colláu Fancuaya. Yernes y Tameza 13:10 17:18-17:43
9 28/08 171,4 Montagna Villaviciosa – Les Praeres. Nava 12:40 17:16-17:46
29/08 Riposo a Alicante    
10 30/08 30,9 Crono Elche – Alicante 14:40 17:30
11 31/08 191,2 Pianura ElPozo Alimentación – Cabo de Gata 12:35 17:17-17:45
12 01/09 192,7 Pianura con arrivo in salita Salobreña – Peñas Blancas. Estepona 12:25 17:16-17:46
13 02/09 168,4 Pianura Ronda – Montilla 13:15 17:20-17:42
14 03/09 160,3 Montagna Montoro – Sierra de La Pandera 12:15 17:05-17:34
15 04/09 152,6 Montagna Martos – Sierra Nevada. Alto Hoya de la Mora. Monachil 13:05 17:17-17:45
05/09 Riposo a Jerez de la Frontera    
16 06/09 189,4 Pianura Sanlúcar de Barrameda – Tomares 12:45 17:18-17:44
17 07/09 162,3 Pianura con arrivo in salita Aracena – Monasterio de Tentudía 13:05 17:18-17:44
18 08/09 192 Montagna Trujillo – Alto de Piornal 12:10 17:14-17:48
19 09/09 138,3 Collina Talavera de la Reina – Talavera de la Reina 13:55 17:20-17:41
20 10/09 181 Montagna Moralzarzal – Puerto de Navacerrada 12:45 17:16-17:46
21 11/09 96,7 Pianura Las Rozas – Madrid. Paisaje de la Luz 17:10 19:51-20:07
TOTALE 3.283,1 km

Altimetrie Vuelta a España 2022

Planimetrie Vuelta a España 2022

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