Analisi Percorso Strade Bianche 2019: 11 settori e 63 km che rendono unica la corsa

Ricalcherà quello della scorsa edizione il percorso della Strade Bianche 2019. Giunta alla sua tredicesima edizione la classica senese, unica nel suo genere, batterà per oltre un terzo del suo tracciato lo sterrato. Restano 184 i chilometri da lasciarsi alle spalle, di cui ben 63 su strade polverose. La possibile clemenza del meteo dovrebbe rendere meno dura la battaglia rispetto al 2018, ma la partecipazione di primissimo livello si fa garante di una corsa spettacolare e aperta a diversi tipi di soluzioni. L’arrivo è posto come da trazione a Siena, in una Piazza del Campo che sarà come di consueto gremita di pubblico. Ad aggiudicarsi la scorsa edizione è stato il belga Tiesj Benoot (Lotto Soudal) facendo la differenza nell’undicesimo e ultimo tratto di sterrato.

Percorso Strade Bianche 2019

Benché privo di vere e proprie salite, il tracciato della kermesse toscana si presenta mosso e ricco di insidie. Diversi saranno infatti gli strappi rapidi che, uniti alle difficoltà che si incontreranno nel pedalare su tratti polverosi (o fangosi in caso di pioggia), aumenteranno esponenzialmente la durezza complessiva. Undici sono i settori di sterrato – 8 dei quali condivisi con la prova femminile – per un totale di 63 chilometri.

Dopo il trasferimento i primi chilometri saranno percorsi su asfalto, con il primo settore sterrato di Vidritta (2100 metri) che verrà affrontato al chilometro 17,6 e, in leggera discesa, non propone particolari insidie. A stretto giro di posta si approccia però il tratto di Bagnaia (5800 metri) che, con un segmento in salita che sfiora il 10% di pendenza, può favorire la formazione di una fuga. Dopo altri quattro chilometri si incontra il settore di Radi (4400 metri) e subito dopo La Piana (5500 metri), uno dei punti storici della gara essendo presente sin dalla sua prima edizione.

Una volta ultimato si va verso la seconda asperità altimetrica di giornata, la salita di Montalcino, 4 chilometri alla pendenza media del 5% che possono permettere ad eventuali fuggitivi di incrementare il proprio vantaggio. Lasciata alle spalle Torrenieri si affrontano in rapida successione gli sterrati di Lucignano d’Asso (il più lungo dell’intera corsa) e Pieve a Salti per un totale di 18900 metri intervallati da appena un chilometro in asfalto. Con quasi 100 chilometri ancora da percorrere non necessariamente daranno una sferzata alle sorti della gara, ma il loro profilo ondulato, le curve e i continui saliscendi forniscono un’occasione ghiotta per qualche coraggioso.

Il settimo tratto di San Martino in Grania (9500 metri) si incontra invece dopo avere superato la zona rifornimento. Anche stavolta c’è terreno per inventarsi qualcosa, considerando che dal suo epilogo all’arrivo mancheranno poco più di 60 chilometri. Proprio questo è il tratto in cui si è formato il plotoncino di cui facevano parte, un anno fa, Wout Van Aert e Romain Bardet. È però plausibile che i big attendano l’ottavo e più impegnativo segmento, ovvero quello di Monte Sante Marie (11500 metri) che prende le mosse a Ponte del Garbo. Le pendenze aspre potrebbero infatti favorire azioni e restare nelle gambe di chi non dovesse essere particolarmente in giornata.

Molto più corto ma non per questo semplice è invece il settore di Monteaperti (800 metri), il cui strappo con punte ben al di sopra della doppia cifra ha spesso rappresentato un ideale trampolino di lancio verso il traguardo. Da qui verso Siena, complice anche la distanza che inizia a farsi sentire nelle gambe, non si scherza davvero più. Il tratto di Colle Pinzuto (2400 metri) propone pendenze fino al 15% e suggerisce una resa dei conti, ma non vanno trascurati neppure gli ultimi 1100 metri polverosi, quelli di Le Tolfe che, con la loro salita ripida nella parte conclusiva, hanno agevolato l’assolo di Benoot un anno fa.

Dal termine a Piazza del Campo mancano ancora 12 chilometri e, teoricamente, c’è ancora spazio per rientrare in caso di distacchi contenuti specie perché i lunghi rettilinei favoriscono il contatto visivo tra i corridori. L’ingresso a Siena non sarà soltanto una passerella. La via Esterna di Fontebranda ha infatti pendenze fino al 9%, mentre a 900 metri dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia il lastricato con pendenze oltre la doppia cifra e punte del 16% in via Santa Caterina nei 500 metri finali. Per chi non ne ha più (chiedere a Van Aert e al video diventato virale un anno fa) sarà un vero calvario, mentre chi ha ancora un briciolo di energie potrà godersi uno scenario da sogno.

Settori Strade Bianche 2019

# KM Settore Lunghezza
1. 17,6 Vidritta 2,1 km
2. 25,0 Bagnaia 5,8 km
3. 36,9 Radi 4,4 km
4. 47,6 La Piana 5,5 km
5. 75,8 Lucignano d’Asso 11,9 km
6. 88,7 Pieve a Salti 8 km
7. 111,7 San Martino in Grania 9,5 km
8. 130,0 Monte Sante Marie 11,5 km
9. 160,0 Monteaperti 0,8 km
10. 164,6 Colle Pinzuto 2,4 km
11. 171,0 Le Tolfe 1,1 km
TOTALE 63 km

Altimetria e Planimetria Strade Bianche 2019

Cronotabella Strade Bianche 2019

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