Analisi Favoriti Giro delle Fiandre 2024: Mathieu van der Poel davanti a tutti, Visma|Lease a Bike e Lidl-Trek rimaneggiate ma battagliere
Giro delle Fiandre 2024, ci siamo. L’appuntamento con la seconda Classica Monumento della stagione, fissato per domenica 31 marzo, è ormai vicinissimo. La corsa fiamminga si annuncia, come sempre, incerta ed emozionante, anche se qualche assenza ne ha leggermente impoverito il campo partenti. Lo spettacolo rimane comunque garantito, sia per la qualità dei corridori che saranno comunque al via, sia per il percorso disegnato dagli organizzatori, che rimane uno dei più affascinanti di tutto il calendario mondiale. Alcuni muri mitici, come l’Oude Kwaremont e il Paterberg, saranno gli arbitri della contesa che designerà il successore di Tadej Pogačar sul traguardo di Oudenaarde e in uno degli Albo d’Oro più prestigiosi del ciclismo.
Albo d’oro recente Giro delle Fiandre
2023 POGAČAR Tadej
2022 VAN DER POEL Mathieu
2021 ASGREEN Kasper
2020 VAN DER POEL Mathieu
2019 BETTIOL Alberto
2018 TERPSTRA Niki
2017 GILBERT Philippe
2016 SAGAN Peter
2015 KRISTOFF Alexander
2014 CANCELLARA Fabio
2013 CANCELLARA Fabio
Favoriti Giro delle Fiandre 2024
Con le scelte strategiche di inizio stagione e, soprattutto, i problemi fisici degli ultimi giorni, il campo dei “super-favoriti” si è ridotto a un solo corridore: Mathieu van der Poel (Alpecin-Deceuninck). Il campione del mondo in carica sembra navigare su un livello irraggiungibile per tutti gli altri e rappresenterà il faro indiscusso della corsa. Le sue qualità potrebbero permettergli di portare a casa la terza Ronde della carriera in tanti modi diversi, che siano un attacco da lontano (se non lontanissimo), una sparata negli ultimi chilometri o la volata di un gruppo ristretto. Di certo, le assenze di Wout van Aert e Tadej Pogačar, oltre che di altri corridori di prim’ordine potrebbero rendere la vita più facile al campione neerlandese.
Sulla strada di VDP ci sono soprattutto due squadre. Una è la Lidl-Trek, che in questo scorcio di 2024 ha dimostrato di poter recitare il ruolo della superpotenza nelle corse di un giorno. La formazione statunitense ha però perso Jasper Stuyven e avrà in gara un Mads Pedersen sicuramente acciaccato, dopo la caduta avvenuta alla recente Dwars door Vlaanderen. Proprio Pedersen aveva fatto soffrire non poco Van der Poel alla Gent-Wevelgem, sconfiggendolo poi nel duello finale per la vittoria. L’iridato di Harrogate 2019 non ha però certezze sulla sua tenuta, dopo le botte prese mercoledì, e alla lunga potrebbe pagare il conto di un recupero così forzato. In casa Lidl-Trek ci sono però altre carte da giocare: una è quella del friulano Jonathan Milan, che sta crescendo gara dopo gara e che ha fatto vedere qualità di fondista che saranno sicuramente utili in una corsa così esigente. L’altra è quella rappresentata da Toms Skujiņš, altro corridore che recentemente ha trovato la sua dimensione e che potrebbe risultare importante soprattutto in chiave strategica.
L’ormai celeberrima caduta della Dwars door Vlaanderen ha condizionato anche l’avvicinamento alla Ronde della Visma|Lease a Bike, che aveva la Monumento fiamminga fra i dichiarati obiettivi stagionali. Van Aert non ci sarà, ma la squadra neerlandese avrà in gara un Matteo Jorgenson apparso in condizioni scintillanti nelle prime uscite di quest’anno. Tiesj Benoot, inoltre, è un corridore di classe ed esperienza, che sa come muoversi in corse di questo tipo e che potrebbe animare qualche azione da lontano difficile da leggere per gli avversari. In azione ci sarà anche Dylan van Baarle, che però non sembra sul livello della stagione passata, anche se da un corridore del suo calibro c’è sempre da aspettarsi qualche sorpresa positiva.
Chi è indubbiamente in buona forma è Alberto Bettiol (Ef Education-EasyPost), che il Fiandre l’ha già vinta e che pare aver trovato una nuova consapevolezza nei suoi mezzi. I crampi lo hanno tagliato fuori dalla recente Dwars door Vlaanderen, ma la gamba c’è eccome e la voglia di attaccare è una cosa che certo non fa difetto al corridore toscano. Un altro atleta che non ha paura di attaccare a distanza è Oier Lazkano (Movistar), che rappresenta la grande – nonché unica – speranza spagnola per le Classiche del Nord. Le doti di fondo ci sono, il passo anche e le qualità di guida sono più che buone: forse la vittoria per lui è fuori portata, ma sembrano esserci le condizioni per un piazzamento di spessore. Piazzamento che sembra quasi scontato, ormai, per Stefan Küng (Groupama-FDJ): lo svizzero è una costante ad alto livello per queste corse, ma per vederlo vincere è necessario che tutto gli giri alla perfezione, permettendogli magari di arrivare da solo, o comunque con un corridore non particolarmente veloce. La squadra francese schiera anche Valentin Madouas, che qui è già salito sul podio, e soprattutto Laurence Pithie: il neozelandese ha mostrato una forma eccellente, ma dovrà probabilmente andare oltre i suoi attuali limiti per riuscire a rimanere in lizza per le posizioni più importanti fino agli ultimi chilometri.
La velocità di punta è una qualità che invece non manca a Michael Matthews (Jayco-AlUla), reduce dal bellissimo, e per certi versi bruciante, secondo posto alla Sanremo. L’australiano ha mostrato buone cose anche nelle gare del Nord finora affrontate e in passato ha raccolto discreti piazzamenti proprio alla Ronde. Chi invece non sembra nelle sue condizioni migliori è Matej Mohorič (Bahrain Victorious): lo sloveno però è uomo di classe e di esperienza e potrebbe portare dalla sua parte uno svolgimento tattico incerto di gara, magari con l’aiuto del compagno di squadra Fred Wright, altro corridore che sembra però un po’ appannato, rispetto ai suoi migliori momenti.
E la UAE Team Emirates? Come detto, Tadej Pogačar non c’è, ma la squadra emiratina ha un buon lotto di soluzioni a disposizione. La primaria è quella rappresentata da Tim Wellens, che finora su muri e pavé ha raccolto buoni risultati in questo scorcio di stagione (secondo alla Kuurne e quarto alla E3). Nel mezzo UAE ci sono anche il tedesco Nils Politt, corridore sempre affidabile su questi tracciati, lo svizzero Marc Hirschi, che però finora ha dimostrato di patire i chilometraggi lunghi, e il giovane portoghese Antonio Morgado, uno che sa già come muoversi su strade così insidiose. Un’altra squadra blasonata che occupa però posti da centro gruppo sulla griglia di partenza è la Ineos Grenadiers: il giovanissimo Joshua Tarling ha rubato l’occhio alla Dwars door Vlaanderen, ma sui muri soffre parecchio, mentre Magnus Sheffield e Ben Turner non sembrano poter ambire a qualcosa che vada oltre il buon piazzamento. Un po’ di curiosità gravita intorno a Laurens de Plus, che di natura è uno scalatore, e che in carriera vanta rare, ma efficaci, presenze sul pavé.
Da vedere poi quali saranno le condizioni di Biniam Girmay (Intermarché-Wanty) e anche del suo compagno di squadra Laurenz Rex, entrambi finiti a terra nella gara precedente. L’eritreo ha vissuto un inizio di stagione altalenante, partito bene in Australia ha tuttavia poi faticato in Europa, e la recente caduta non lo ha aiutato certamente. Tuttavia, resta un outsider dei più temuti, con una squadra che si prepara ad una corsa aggressiva, consapevole di non avere i favori del pronostico dalla propria parte.
Per una corsa dinamica ci si aspetta qualcosa da uomini come Remi Cavagna (Movistar), Victor Campenaerts (Lotto Dstny), Rasmus Tiller (Uno-X Mobility), Hugo Page (Intermarché-Wanty), e Dries De Bondt (Decathlon Ag2r La Mondiale), che alla Dwars Door Vlaanderen ha mostrato una possibile strada ai corridori che vogliono provare a sovvertire i pronostici, nonché una Soudal Quick-Step che dovrà necessariamente provare qualcosa nelle corse di cui un tempo era padrona. Uomini come Julian Alaphilippe, Kasper Asgreen, Yves Lampaert e Gianni Moscon partono chiaramente battuti in questo momento in una corsa a viso aperto, ma muovendosi in contropiede possono cercare di ottenere un buon risultato, sfruttando potenzialmente anche la superiorità numerica e un gioco tattico da far volgere in proprio favore.
La formazione belga schiera inoltre anche Tim Merlier, pedina che potrebbe tornare utile per un piazzamento in caso ci dovessere essere un raggruppamento nel finale. Uno scenario che potrebbe favorire anche corridori come John Degenkolb (Team dsm-firmenich PostNL) e Alexander Kristoff (Uno-X Mobility), vecchie volpi che proveranno a gestire al meglio tempi e forze per farsi trovare pronti. Come loro anche corridori come Ivan Garcia Cortina (Movistar), Jordi Meeus (Bora-hansgrohe) e il nostro Luca Mozzato (Arkéa-B&B Hotels), tra i più brillanti del suo team in questo periodo assieme a Vincenzo Albanese, altro corridore che potrebbe sorprendere in una gara che affronterà per la prima volta, ma che ha mostrato è potenzialmente nelle sue corde. Anche lui potrebbe essere uno di coloro che provano a muoversi nelle fasi centrali, stringendo poi i denti nelle fasi calde per ritrovarsi potenzialmente in buona posizione nel finale. In casa Italia la pedina migliore resta probabilmente tuttavia Matteo Trentin (Tudor Pro Cycling), che ha vissuto sinora un buon inizio di stagione, spesso piazzato e con la voglia di fare, per sé e per la squadra.
Borsino dei Favoriti Giro delle Fiandre 2024
***** Mathieu van Der Poel
**** Alberto Bettiol, Matteo Jorgenson
*** Tiesj Benoot, Oier Lazkano, Mads Pedersen
** Stefan Küng, Michael Matthews, Jonathan Milan, Tim Wellens
* Dries de Bondt, Matej Mohorič, Valentin Madouas, Toms Skujiņš, Joshua Tarling
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