Giro delle Fiandre 2022, vittoria di nervi per Mathieu Van Der Poel! Battuti Madouas e Van Baarle, Pogacar straordinario quarto

Mathieu Van Der Poel e Tadej Pogacar regalano spettacolo al Giro delle Fiandre 2022. I due hanno fatto il vuoto all’ultimo passaggio sul Vecchio Kwaremont, allungando in maniera decisiva e isolandosi per giocarsi la vittoria in uno sprint quasi da fermi, consentendo il rientro dei primi inseguitori. A vincere è tuttavia Van Der Poel davanti a Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ), con Pogacar che chiude quarto, molto contrariato. Subito dietro, al termine di un ultimo chilometro da brividi, chiudono Dylan Teuns (Bahrain-Victorious), Stefan Kung (Groupama-FDJ) e Fred Wright (Bahrain-Victorious), a loro volta ad un soffio dal rientrare sui battistrada.

Dopo la neve caduta venerdì, la corsa parte sotto il sole, ma in una giornata fredda. Dopo più di nove chilometri di trasferimento il gruppo arriva al chilometro zero, dove la gara entra nel vivo. Si cerca, infatti, di portare via subito la prima fuga di giornata, con Manuele Boaro (Astana Qazaqstan) subito molto attivo nelle prime posizioni. L’azzurro, sul quale si porta subito Mathias Norsgaard (Movistar), riesce subito ad aprire un piccolo gap nei confronti del gruppo, ma l’azione dura però poco più di cinque chilometri prima di essere neutralizzata dal gruppo. Dopo altri tentativi di scatti si avvantaggiano in nove: si tratta nuovamente di Boaro e di Sébastien Grignard (Lotto Souda), Mathijs Paasschens (Bingoal Pauwels Sauces WB), Taco van der Hoorn (Intermarché-Wanty-Gobert), Stan Dewulf (Ag2r Citroen), Tom Bohli (Cofidis), Max Kanter (Movistar), Luca Mozzato (B&B Hotels-KTM) e Lindsay De Vylder (Sport Vlaanderen-Baloise). Dopo alcuni tentativi di Uno-X e Team DSM di riaprire la corsa, il gruppo lascia fare.

Subito, però, Jumbo-Visma, Alpecin-Fenix, Quick-Step Alpha Vinyl e Ineos Grenadiers mandano degli uomini a tenere sotto controllo la fuga, che inizialmente guadagna 2’30”. Nel frattempo, si registra una caduta senza conseguenze per Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che velocemente rientra in gruppo, ora lontano 3′ dalla testa della corsa dopo circa 40 chilometri di gara. Dopo una prima ora volata a 47,8 km/h, la situazione si stabilizza, con le quattro squadre citate in precedenza a controllare sempre il plotone e a imporre un’andatura regolare. Il vantaggio dei nove battistrada sale ancora un po’, portandosi prima sopra i quattro minuti e poi a sfiorare i cinque dopo aver affrontato i tratti di pavé di Lippenhovestraat e Paddestraat.

Avvicinandosi al primo muro di giornata, il Vecchio Kwaremont, l’andatura in gruppo però aumenta e allo stesso modo aumenta il nervosismo, con alcune cadute (fortunatamente senza conseguenze) e incidenti meccanici a caratterizzare l’avvicinamento alla prima asperità. Il Vecchio Kwaremont viene però superato senza particolari problemi, con il plotone che scollina a 4’30” dai primi, rosicchiando ancora qualche secondo con i passaggi su Kortekeer e Achterberg e Wolvenberg, dove il gruppo transita con 3’40” di ritardo. Dopo i tratti di pavé di Kerkgate e Jagerij, a poco più di 100 chilometri dal traguardo, gli inseguitori si avvicinano ulteriormente, con le lancette che riportano 3’12” nel momento in cui Gianni Moscon (Astana Qazaqstan) deve fermarsi per un problema meccanico.

Dal gruppo intanto esce Jonas Koch (Bora-hansgrohe), poi raggiunto da Nathan Van Hooydonck (Jumbo-Visma), con i due che riescono a guadagnare una trentina di secondi sul gruppo, scosso da una accelerazione di Ivan Garcia Cortina (Movistar) sul Berendries. Con lo spagnolo si muovono anche Alberto Bettiol (EFE), Marco Haller (BOH), Alex Kirsch (TFS), Olivier Le Gac (GFC), Mads Pedersen (TFS), Jannik Steimle (QST), Ben Turner (IGD), Gianni Vermeersch (AFC), Mick van Dijke (TJV) e Zdeněk Štybar (QST), riportandosi rapidamente sui due corridori nel mezzo mentre il gruppo viene spezzato da una caduta che coinvolge anche Florian Vermeersch (Lotto Soudal) e Christophe Laporte (Jumbo-Visma). Sul Berg Ten Houte, compreso che il tentativo di contrattacco sta diventando troppo pericolo, è Matteo Trentin a imporre un ritmo importante riuscendo quasi a riprendere l’azione degli inseguitori.

Dopo essersi spezzato in seguito all’azione del campione europeo, il gruppo sembra tuttavia rallentare, consentendo a Connor Swift (Team Arkéa – Samsic) di allungare, seguito da Tim Wellens (Lotto Soudal) e Kévin Geniets (Groupama – FDJ). Grazie a questo rallentamento gli inseguitori tornano ad avere un vantaggio di trenta secondi sul gruppo, posizionandosi esattamente nel mezzo rispetto ai battistrada. Il gruppo tuttavia accelera in vista del passaggio sul Vecchio Kwaremont, con nuovamente Matteo Trentin ad imporre il suo ritmo in vista dell’accelerazione di Tadej Pogacar. Quando si comincia a salire arriva l’allungo dello sloveno, che con una progressione impressionante stacca tutti ad eccezione di Kasper Asgreen (Quick-Step Alpha Vinyl) andando velocemente a riprendere tutti gli inseguitori, fino a riportarsi anche sugli ultimi battistrada, ovvero Taco Van Der Hoorn e Max Kanter, che dal canto loro avevano provato ad allungare.

Con Pogacar e Asgreen restano solamente una manciata di corridori in cima, ma i distacchi sono minimi e rapidamente Tom Pidcock e Mathieu Van Der Poel riportano un gruppetto di una ventina di unità sulla testa della corsa, con leggerissimo rallentamento prima de Paterberg, dove sono Fred Wright (Bahrain-Victorious) e Dylan Van Baarle (Ineos Grenadiers) ad allungare rispetto ad un gruppo che si spezza ancora una volta, ma senza conseguenze maggiori visto che dopo la salita c’è un nuovo compattamento. La corsa esplode tuttavia di nuovo sul Koppenberg, dove è Tadej Pogacar a forzare nuovamente, seguito da Mathieu Van Der Poel e da uno straordinario Valentin Madouas (Groupama-FDJ), unico a resistere a ruota dei due fenomeni, mentre un problema meccanico costringe Asgreen a fermarsi nel momento peggiore, perdendo contatto da un gruppo allungatissimo, condotto da Tom Pidcock e Stefan Kung.

Finita la salita, alle spalle dei tre non si trova intesa per rientrare, consentendo così al distacco di salire velocemente oltre il minuto dalla testa della corsa, che diventa rapidamente un quintetto. Dal gruppo nascono così nuovi scatti, con Tiesj Benoot (Jumbo-Visma) che coglie l’attimo giusto, seguito da Stefan Kung (Groupama-FDJ) e Dylan Teuns (Bahrain-Victorious), mentre troppo tardivo è il tentativo di Michael Matthews (Team BikeExchange-Jayco) con Andrea Pasqualon (IWG), Jan Tratnik (TBV) e Ben Turner (IGD). I cinque battistrada si presentano così con un vantaggio di 50 secondi all’ultimo passaggio sul Vecchio Kwaremont, dove è nuovamente Tadej Pogacar a fare la differenza, con una nuova azione alla quale resiste il solo Mathieu Van Der Poel. Lo sloveno prova ad accelerare nuovamente sul successivo Paterberg, ma anche stavolta Van Der Poel non gli concede neanche un centimetro, correndo solo un piccolo rischio per cercare di pedalare a bordo strada.

I due escono dall’ultimo muro con un vantaggio di 30 secondi su Madouas e Van Baarle, alle spalle dei quali si forma un terzetto con Wright raggiunto da Kung e Teuns che hanno staccato Benoot. Fino a dieci chilometri dalla conclusione il vantaggio sale, ma a quel punto davanti cominciano a studiarsi, cominciando a perdere progressivamente terreno. All’imbocco dell’ultimo chilometro gli restano ancora venti secondi, ma Pogacar e Van Der Poel giocano con il fuoco, con lo sloveno fisso a ruota del neerlandese, che dal canto suo rallenta fino a sfiorare il surplace. Una sfida di nervi che consente a Madouas e Van Baarle di rientrare, dando vita ad una emozionante volata che vede Van Der Poel spuntarla nettamente davanti a Van Baarle e Madouas, con Pogacar chiuso dalle manovre degli inattesi rivali.

Risultato Giro delle Fiandre 2022

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