Analisi Favoriti Giro di Romandia 2018

Il mese di aprile a livello WorldTour si chiuderà con il Giro di Romandia 2018. La corsa a tappe Svizzera andrà in scena fra il 24 ed il 29 aprile con al via una startlist di grande qualità. Tanti quindi i candidati alla vittoria fra corridori all’ultima corsa della prima parte di stagione e altri corridori invece al via per rifinire la condizione in vista del Giro d’Italia o prepararsi ai prossimi impegnativi appuntamenti del calendario. Al primo gruppo di corridori appartiene sicuramente il vincitore uscente Richie Porte (BMC) che proverà quest’anno il bis dopo essersi imposto dodici mesi fa davanti a Simon Yates, assente quest’anno, e Primoz Roglic.

Favoriti Giro di Romandia 2018

Sulla carta l’uomo da battere è sicuramente Richie Porte (BMC). L’australiano è infatti il vincitore uscente ed il percorso sembra adattarsi alla perfezione alle sue caratteristiche. Inoltre il portacolori della BMC avrà una vera e propria corazzata al suo fianco, ma l’incognita è legata alla sua condizione. Porte è stato infatti fermo quasi due mesi fa febbraio e aprile per via di alcuni problemi respiratori ed il rendimento al suo rientro non è stato quello sperato. Sia al Giro dei Paesi Baschi che al Tour de Finistere il corridore di Launceston non è riuscito a lasciare al segno. Ora però sono passate altre due settimane dall’ultima corsa e quindi la condizione potrebbe esser nettamente migliore. In caso contrario comunque la BMC potrà stare tranquilla schierando al via anche Rohan Dennis, all’ultima corsa prima del Giro d’Italia, e Tejay Van Garderen.

La concorrenza però sarà molto elevata a partire da Primoz Roglic (Lotto NL – Jumbo). Il fresco vincitore del Giro dei Paesi Baschi l’anno scorso si piazzò al terzo posto a soli 26 secondi dal primo posto. Quest’anno quindi lo sloveno proverà a prendersi la sua personale rivincita arrivando in ottima forma e potendo contare al suo fianco su un corridore come Steven Kruiswijk che potrebbe rappresentare più di una semplice alternativa a Roglic.  Due potenziali capitani al via potranno schierarli poi anche UAE Team Emirates e Sky. La prima si affiderà a Daniel Martin e soprattutto all’ex Campione del Mondo Alberto Rui Costa, entrambi vogliosi di rilanciarsi dopo una campagna delle Ardenne negativa. La corsa sulla carta dovrebbe favorire il portoghese che si è già piazzato per tre volte sul podio finale e centrato diversi piazzamenti di tappa. In casa Sky invece l’attenzione dovrebbe esser rivolta a Geraint Thomas visto che l’altro potenziale leader Egan Bernal sarà al rientro dopo la doppia frattura della spalla alla Volta a Catalunya e potrebbe quindi faticare a seguire il ritmo dei migliori. Grande attenzione andrà poi riposta su Simon Spilak (Katusha – Alpecin) ed Ion Izagirre (Bahrain – Merida). Spilak vinse la corsa nel 2010, piazzandosi poi in altre tre occasioni sul secondo gradino del podio. L’obiettivo è di tornare su quei livelli quest’anno e tornare a dimostrare di esser quel corridore specializzato nelle brevi corse a tappe, soprattutto se presentano delle prove a cronometro al loro interno. Anche il basco, quinto dodici mesi fa, è uno specialista delle corse a tappe di una settimana ed il percorso del Giro di Romandia sembra adattarsi alla perfezione alle sue caratteristiche a partire dalle due prove contro il tempo. Izagirre è reduce dalle classiche delle Ardenne, corse nelle quali Jakob Fuglsang (Astana) ha dimostrato di avere una condizione ottimale. Il danese sarà quindi sicuramente uno dei grandi favoriti per la vittoria finale, potendo contare al suo fianco su corridori come Tanel Kangert, Dario Cataldo e Jesper Hansen che in altre squadre avrebbero il ruolo di capitano.

Uno dei grandi protagonisti della scorsa edizioni fu sicuramente Emanuel Buchmann (Bora – Hansgrohe). Il tedesco si piazzò al terzo posto nella tappa di Leysin, chiudendo poi la corsa al decimo posto in classifica generale. L’obiettivo di Buchmann quest’anno sarà quello di provare a migliore questo risultato anche se bisognerà capire quelle che saranno le gerarchie in casa Bora – Hansgrohe visto che al via ci sarà anche Peter Kennaugh che potrebbe a sua volta far molto bene. Gerarchie da capire anche in casa AG2R La Mondiale e Mitchelton – Scott. Nella formazione francese sulla carta tutta fa pensare che il capitano sarà Pierre Latour, vincitore della maglia di miglior giovane nelle ultime due edizioni, ma Mathias Frank quando corre in casa sembra esser un altro corridore ed ha già chiuso la corsa per due volte nella Top10, sfiorando il podio nel 2014. In casa Mitchelton – Scott invece i dubbi sono legati alla condizione di Mikel Nieve visto che il basco è al suo debutto stagionale. Proprio per questo motivo l’uomo di punta alla fine potrebbe esser il connazionale Carlos Verona.

Tanti infine i possibili nomi a sorpresa per ottenere un buon risultato finale a partire da David Gaudu (Groupama – FDJ), Guillaume Martin (Wanty – Groupe Gobert), Daniel Martinez (EF – Drapac), con Pierre Rolland come possibile alternativa, ed il terzetto della Movistar con Jaime Roson, Andrey Amador ed il colombiano Carlos Betancur.

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