Percorso Giro d’Italia 2022: ufficializzate tutte le tappe (Altimetrie e Planimetrie) dopo le anticipazioni e indiscrezioni

Come sarà il percorso del Giro d’Italia 2022? Dopo un lungo periodo di anticipazioni e indiscrezioni lungo il quale vi abbiamo accompagnato in queste settimane, la Corsa Rosa si è svelata gradualmente attraverso la nuova presentazione a tappe annunciata dall’organizzazione. Un susseguirsi di rumors e dichiarazioni che avevano consentito di costruire un disegno sempre più preciso del tracciato che comporrà la 105ª edizione, partendo da alcuni punti fermi che sono stati poi completati dalle ufficialità per costruire la mappa completa delle 21 tappe in programma. Dopo le difficoltà negli ultimi due anni, sembra ormai che non ci siano più vincoli per RCS Sport: Mauro Vegni e i suoi collaboratori hanno dunque lavorato alacremente per finalizzare un percorso che è stato presentato nella sua interezza giovedì 11 novembre. Rivediamo in questo articolo il percorso completo ormai annunciato e ripercorriamo come si è arrivati a disegnare la corsa in programma dal 6 al 29 maggio prossimi.

Grande Partenza Giro d’Italia 2022

Già ufficializzata per il 2020, la Grande Partenza da Budapest era destinata a concretizzarsi nel percorso del Giro d’Italia 2022, come confermato mercoledì 3 novembre. Costretta a rinunciare due anni fa per l’esplosione della pandemia, ancora in atto quest’anno con tutti i limiti che tutti abbiamo conosciuto, i tempi sono ormai maturi affinché nel maggio prossimo si possa dunque partire dall’Ungheria. Nel corso dei mesi si erano ventilate anche altre ipotesi, tra le quali spiccavano Praga e le Marche, ma rapidamente era apparso improbabile una scelta diversa dalla capitale magiara. La partenza al venerdì era infatti sembrata una certezza per la partenza dall’estero e pensare ad una scelta diversa visto che questa era ancora in sospeso sembrava quasi impossibile. Inizialmente sembrava si dovessero confermare in toto le frazioni annunciate due anni, ovvero con una nuova partenza a cronometro per poi vivere due frazioni in linea abbastanza semplici da BudapestGyör (192 km) e da Székesfehérvár a Nagykanizsa (197 km), ma sono stati necessari dei cambiamenti, come ufficializzato nel corso della apposita presentazione.

Le tre giornate magiare hanno infatti cambiato lo schema previsto. La prima frazione sarà dunque in linea, partendo chiaramente da Budapest in direzione di Visegrád, per un totale di 195 chilometri in cui Székesfehérvár trova posto come città di attraversamento. La cronometro arriva così il secondo giorno, proponendo 9,2 chilometri, con un circuito cittadino sulla stessa falsariga degli 8,6 che erano stati inizialmente previsti. L’ultimo giorno in Ungheria vedrà vedere la partenza da Kaposvár (con Nagykanizsa inserita nel tracciato) e arrivo a Balatonfüred, al termine di una tappa di circa 201 chilometri per velocisti.

La prima Settimana

Tra le poche certezze iniziali sembrava esserci la ripartenza in Italia, dopo il primo giorno di riposo, dalla Sicilia. Come sarebbe dovuto accadere due anni fa, il Giro d’Italia 2022 sembra pronto a riproporre quello che doveva essere lo schema pre-covid, con un accordo pluriennale tra la Regione e RCS Sport che è stato modificato nei tempi, ma non nella sostanza. Se inizialmente non era chiaro il numero delle tappe – si parlava di una o due frazioni (mentre poi era stata lanciata da Beppe Conti a RadioCorsa l’ipotesi ce ne potessero essere ben quattro – sostanzialmente cannibalizzando il Sud e sembrava da subito improbabile) – alla fine ne sono state ufficializzate due. Tra le voci più insistenti si parlava di Taormina come sede di tappa, poi scartato, nonché di un possibile arrivo all’Etna. Uno scenario quest’ultimo che sembrava poter ad intervenire molto (troppo?) presto nel percorso, ma che si è poi concretizzato al termine di una tappa in partenza da Avola con un arrivo spettacolare in salita già alla quarta frazione, ovvero la prima italiana. Nel segno di limitare i trasferimenti, ripartenza il giorno successivo da Catania per una frazione pianeggiante in direzione di Messina, nella quale troverà posto la salita di Portella Mandrazzi.

Ovviamente, inevitabile proseguire dalla Calabria con Crotone inizialmente attesa protagonista per l’arrivo di una tappa che sembrava dover partire da Locri o da Roccella Jonica, includendo un passaggio a Riace per i 50 anni dei Bronzi, ma che invece si svolgerà tra Palmi e Scalea, per 192 chilometri sostanzialmente pianeggianti. Negli ultimi giorni, un passaparola a livello locale si era fatto sempre più concreto, fino ad apparire ormai sostanzialmente certo (anche tramite l’apparizione di una cronotabella e altimetria filtrata online), per lo svolgimento di una DiamantePotenza, confermata anche da un assessore comunale di uno dei comuni coinvolti dal passaggio prima di essere ufficializzata poi tra le tappe vallonate, offrendo un interessante profilo altimetrico con alcune salite impegnative, anche se non vicinissime al traguardo. Proposta come settima tappa, il secondo venerdì, sostituisce quella che inizialmente era la possibile tappa in Puglia, con arrivo a Rutigliano, che sembrava inizialmente in pole position, concedendo invece così un arrivo in Basilicata, dal cui capoluogo si pensava si sarebbe ripartiti il giorno successivo, come suggeriva la Regione stessa.

Si è invece deciso per una tappa interamente in Campania, con passaggio nella zona di Procida, con i Campi Flegrei protagonisti di una interessante frazione. La partenza da Paestum inizialmente ventilata è stata rimandata in favore di una frazione con partenza e arrivo a Napoli, con un insidioso circuito che potrebbe rivelare qualche sorpresa. Da qui passaggio in Molise, con il plausibile arrivo ad Isernia e il sogno Carpinone che è saltato, offrendo comunque la partenza ad Isernia, prima di un nuovo approdo in Abruzzo, fortemente voluto dal presidente della regione Marsilio, che inizierà con l’arrivo in salita a Mammarosa, ufficializzato poi con il traguardo sul Blockhaus, per poi dirigersi a Pescara, dove dovrebbe svolgersi il giorno di riposo, con anche L’Aquila che si era candidata per una partenza, prima di proseguire in direzione Nord. Un ballottaggio che è stato stato vinto dalla città costiera, il cui sindaco aveva espresso la sua soddisfazione ancor prima della presentazione ufficiale.

La seconda settimana

La seconda settimana inizia così senza l’atteso passaggio in Umbria, dove resta in sospeso la cronometro Perugia-Foligno mentre Terni ormai pensa al futuro. Ipotesi decaduta in favore delle Marche, che dunque saranno comunque nel percorso del Giro d’Italia 2022 malgrado la mancata Grande Partenza. Una opzione abbastanza accreditata sin da subito, fino a concretizzarsi, è l’arrivo a Jesi, anche per una presenza illustre, mentre dal giorno successivo ci sarà nuovamente una importante presenza della Emilia-Romagna, dove ci si trascorreranno due giorni, con la Faenza di Davide Cassani tra le possibilità che apparivano inizialmente più concrete, pur avendo perso quota nelle ultime settimane fino ad essere solamente lambita.

Ormai certo, con l’ufficialità confermata dal sindaco Luca Vecchi, l’arrivo il 18 maggio a Reggio Emilia, che da tempo aveva avanzato la sua candidatura ufficiale, mentre è rimasta esclusa Carpi, che lavora per il 2023. La prima frazione sarebbe potuta così partire da Sant’Agata Feltria, sulle colline riminesi, anche se ha preso sempre più quota l’ipotesi Sant’Arcangelo di Romagna, per la quale si era parlato, seppur con meno convinzione, anche della possibilità di ospitare l’arrivo della tappa precedente in arrivo da Jesi. Questa seconda ipotesi si è poi concretizzata con un lungo piattone senza difficoltà altimetriche che dovrebbe essere la tappa più lunga di questa edizione, fino a Reggio, mentre il giorno successivo la ipotizzata ripartenza da Parma probabilmente in direzione Genova è stata ufficializzata in una interessante frazione decisamente movimentata.

Oltre alla Liguria, in cui trova posto anche un passaggio ad Andora, a completare la settimana sono Piemonte, dove potrebbe andare in scena una frazione dedicata a Fausto Coppi (anche se sarà quasi interamente pianeggiante) con l’ipoteizzata ripartenza da Sanremo e conclusione a Cuneo che è stata annunciata tra le frazioni pianeggianti, superando la concorrenza di Imperia che si deve accontentare di un passaggio, e Valle d’Aosta le regioni in cui appare ormai certo un passaggio, con le conferme di vecchia data anche da parte delle istituzioni locali grazie al consigliere ligure Garibaldi e allo Sport valdostano Guichardaz. Definite ormai tempistiche e location: Cogne appariva una candidatura certa, per una tappa dedicata ai 100 anni del Parco Gran Paradiso, mentre ha progressivamente perso quota Acqui Terme, la cui candidatura era di lunga data, in favore di  Santena, che a sua volta si era candidata da molto tempo, per una tappa che è stato reso noto ufficialmente si concluderà a Torino. Non si è dunque concretizzato il progetto in un contesto in cui avrebbero potuto trovare spazio anche Fauniera, ipotesi che tuttavia sembrava scemare con l’avvicinarsi della presentazione ufficiale, e Colle delle Finestre. Anche Rivarolo Canavese è della partita pur senza l’agognata cronoscalata a Belmonte, ed è da qui che si partirà in direzione delle Alpi al confine con la Francia per chiudere il secondo blocco, offrendo la terza tappa di montagna.

La terza settimana

La tradizionale Milano ha lasciato il posto a Verona (che potrebbe nuovamente proporre la scenografica cronometro conclusiva con arrivo all’Arena). Ultima frazione ad essere stata annunciata, la composizione della terza e ultima settimana sembrava ormai definire in maniera sempre più chiara una struttura che portava alla conclusione finale nella città scaligera e così è stato. L’ultima tappa di montagna è dunque una frazione dolomitica, con l’atteso Fedaia, rinviato lo scorso anno e anche per questo in pole position, che ha rapidamente superato la concorrenza delle Tre Cime di Lavaredo, ipotesi che si è con il tempo imposta su un possibile arrivo nel bresciano fra Valsabbia e Garda. La conclusione in un Veneto che il presidente di Regione Luca Zaia anticipa con certezza è dunque ormai stata definita.

L’apertura della terza settimana sarà così in Lombardia. La sponda bresciana del Garda vedrà Salò ospitare, in occasione dei 60 anni dal Mondiale, una tappa che prenderà la direzione della Valtellina, con conclusione ad Aprica dopo aver scalato Mortirolo e Passo Santa Cristina (con anche il passo Crocedomini che trova posto nella sequenza di ascese). Sarà questa la tappa dei vini, legata allo Sforzato. Il giorno successivo si conferma la tappa anticipata con ripartenza da Ponte di Legno in direzione di Lavarone, con una impegnativa frazione di montagna che includerà il Menador e che sarà seguita dall’unica giornata per route veloci da Borgo Valsugana a Treviso, collocata strategicamente nel mezzo per rifiatare e offrire il primo arrivo Veneto.

Si avranno così due tappe venete prima dell’ultimo giorno, intervallate da una dura giornata in Friuli. Inizialmente per questa si pensava ad una possibile partenza da Lignano e sconfinamento in Slovenia per poi concludersi nelle Valli del Natisone, mentre Lussari e Matajur sarebbero un’altra opzione rimandata di almeno un anno. Le sucessive indiscrezioni confermavano il veloce sconfinamento all’interno di una frazione impegnativa e movimentata tra Marano e Castelmonte; scenario che si è concretizzato a tre giorni dal gran finale su un tracciato impegnativo che potrebbe offrire spunti interessanti grazie alla presenza del Kolovrat nelle fasi finali di corsa, prima del rientro in Italia.  Sacrificato il passaggio in Alto Adige che sembrava inizialmente quasi certo, l’ultima giornata in montagna vedrà il gruppo in partenza da Belluno e l’arrivo in Marmolada. A seguire dunque il gran finale a Verona, una interessante prova contro il tempo che ha confermato 17 chilometri con la salita di Torricella Massimiliana nel mezzo.

Dettagli Tappe Giro d’Italia 2022

Percorso e Tappe Giro d’Italia 2022

Tutte le tappe sono state ufficializzate

Venerdì 6 Maggio – Tappa 1: Budapest – Visegrád (195km) **
Sabato 7 Maggio – Tappa 2: Budapest – Budapest (9.2km – crono) ***
Domenica 8 Maggio – Tappa 3: Kaposvár – Balatonfüred (201km) *
Lunedì 9 Maggio: Riposo
Martedì 10 Maggio – Tappa 4: Avola – Etna (166 km) ****
Mercoledì 11 Maggio – Tappa 5: Catania – Messina (172 km) **
Giovedì 12 Maggio – Tappa 6: Palmi – Scalea (192 km) **
Venerdì 13 Maggio – Tappa 7: Diamante – Potenza (198km) ****
Sabato 14 Maggio – Tappa 8: Napoli – Napoli (149 km) **
Domenica 15 Maggio – Tappa 9: Isernia – Blockhaus (187 km) *****
Lunedì 16 Maggio: Riposo
Martedì 17 Maggio – Tappa 10: Pescara – Jesi (194 km) ***
Mercoledì 18 Maggio – Tappa 11: Sant’Arcangelo di Romagna – Reggio Emilia (201 km) *
Giovedì 19 Maggio – Tappa 12: Parma – Genova (186 km) ****
Venerdì 20 Maggio – Tappa 13: Sanremo – Cuneo (157 km) **
Sabato 21 Maggio – Tappa 14: Santena – Torino (153 km) ****
Domenica 22 Maggio – Tappa 15: Rivarolo Canavese – Cogne (177 km) ****
Lunedì 23 Maggio: Riposo
Martedì 24 Maggio – Tappa 16: Salò – Aprica (200 km) *****
Mercoledì 25 Maggio – Tappa 17: Ponte di Legno – Lavarone (165 km) ****
Giovedì 26 Maggio – Tappa 18: Borgo Valsugana – Treviso (146 km) *
Venerdì 27 Maggio – Tappa 19: Marano Lagunare – Castelmonte (178 km) ****
Sabato 28 Maggio – Tappa 20: Belluno – Marmolada / Passo Fedaia (167 km) *****
Domenica 29 Maggio – Tappa 21: Verona – Verona ( 17 km – crono) ***

Altimetrie Tappe Giro d’Italia 2022

Planimetrie Tappe Giro d’Italia 2022

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