Giro d’Italia 2019, Presentazioni Squadre: Groupama – FDJ

Cambia il focus, ma le ambizioni restano alte per la Groupama – FDJ al Giro d’Italia 2019. Dopo due anni in cui la squadra era interamente incentrata su Thibaut Pinot e le sue ambizioni di classifica generale, quest’anno l’uomo di riferimento sarà Arnaud Démare, velocista completo che punterà con decisione a conquistare quantomeno un successo parziale. Classe 1991, il francese non partecipa alla Corsa Rosa dal 2016, quando lasciò nell’ultima settimana dopo aver sino a quel momento ottenuto due secondi posti. Nel frattempo sono arrivati numerosi altri successi, tra i quali anche due al Tour de France, a conferma che l’obiettivo in Italia è decisamente raggiungibile. Sulla carta non punta alla Maglia Ciclamino, ma ovviamente questo si valuterà più concretamente strada facendo, in base ai risultati ottenuti inizialmente.

La squadra è sostanzialmente costruita attorno a lui, con i suoi uomini di fiducia pronti a dargli manforte in ogni circostanza. Corridori come Ramon Sinkeldam, Ignatas Konovalovas e il nostro Jacopo Guarnieri sono gli elementi più preziosi del suo treno, capaci di tenerlo al coperto e di scortarlo fino alle fasi finali, lanciandone la volata. Per il 31enne vizzolese sarà la prima partecipazione alla corsa di casa, arrivando così con una voglia e un trasporto che sicuramente vorrà trasmettere in bici a tutta la squadra. Da non escludere possano avere qualche possibilità in prima persona (il primo in qualche sprint ristretto, il secondo e il terzo con qualche azione da finisseur o da lontano), anche se solitamente sono corridori che restano al fianco del proprio capitano anche nei momenti di difficoltà.

Pur pronti a mettersi a pieno servizio del capitano, corridori come Olivier Le Gac e Tobias Ludvigsson potrebbero avere in alcune circostanze la possibilità di provare qualche azione in prima persona. Il primo è un corridore che nelle classiche sta dimostrando una interessante crescita e che potrebbe così avere qualche possibilità nelle frazioni miste, nelle quali lo sprint non sembra una opzione percorribile. Discreto scalatore e buon cronoman, lo svedese sarà uno dei faticatori in pianura, dove far valere le sue doti al passo, mentre in salita potrebbe avere la libertà di provare qualche azione dalla distanza, gettandosi nelle fughe mattutine.

Unica pedina per le tappe di montagna sembra essere il giovane Valentin Madouas. Per il 22enne la prima partecipazione ad un GT arriva dopo una ottima primavera, nella quale si è affermato sia a livello nazionale che internazionale, come dimostrano l’undicesimo posto finale alla Parigi – Nizza e l’ottavo alla Amstel Gold Race. Pensare che possa fare classifica sembra decisamente prematuro, ma se la forma dovesse continuare a sostenerlo a questi livelli, pensare ad un successo di tappa in giornate mosse, anche di montagna, non è una utopia, pur ovviamente necessitando anche della giusta fortuna.

A completare la selezione ci sarà l’esordiente Miles Scotson, passistone che sfiora il metro e novanta. Al primo grande giro della carriera l’australiano sarà soprattutto un elemento di supporto nella tappe pianeggianti, pronto a fare esperienza e mettersi al servizio della squadra sin dalle fasi iniziali della tappa.

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