Tour de France 2020, Pinot: “Percorso buono per lo spettacolo, bisognerà essere in forma subito”

Thibaut Pinot cercherà riscatto al Tour de France 2020. Il corridore francese, grande protagonista nelle prime due settimane dell’edizione 2019 prima di essere costretto al ritiro per problemi fisici nella terza, vuole dimostrare di poter tornare sul podio di un Grand Tour dopo il terzo posto nella Grande Boucle del 2014, finora suo unico risultato nella top 3 in questo tipo di competizioni. Dopo la grande delusione iniziale, il vincitore del Lombardia 2018 ha deciso di allenarsi duramente per presentarsi nel migliore dei modi al grande obiettivo della prossima stagione, al quale seguiranno Olimpiadi e Mondiali. Con la speranza di non avere più a che fare con guai fisici di ogni genere.

È un Tour per scalatori, veramente difficile” ha dichiarato a caldo ai microfoni di CyclingPro.net: “Sono contento del percorso e penso che vada bene per tutti i grimpeur del Tour. Di solito al Tour bisogna aspettare più di una settimana per avere le montagne, dunque bisognerà subito essere in forma. Sarà speciale avere La Planche des belles filles, nella zona in cui abito. Ma ci saranno anche diversi arrivi inediti e salite che non conosco, dunque dovrò provarle e vederle”.

Il capitano della Groupama-Fdj ha poi riconosciuto che questo tipo di percorso può far nascere una corsa davvero spettacolare: “L’impressione è che ci sia una tappa di montagna ogni due giorni, e questo a me va bene. Di solito ci sono molte più tappe per gli sprinter, l’anno prossimo invece ce ne saranno numerose vallonate, che abbiamo visto essere molto interessanti: penso farà bene allo spettacolo. Bisognerà arrivare pronti, ci saranno tappe decisive già nei primi tre giorni. Saranno tre settimane molto dure. La cronometro ha una salita molto dura, quindi gli scalatori non sono svantaggiati nei confronti di corridori come Roglic o Dumoulin”.

Infine Pinot ha rassicurato sulle sue condizioni psicologiche e fisiche dopo il ritiro al Tour de France 2019: “La delusione di quest’anno è stata difficile da digerire. Ho fatto qualche settimana senza bicicletta, poi è passata. Anche i problemi fisici sono passati, ho ripreso ad andare in bicicletta normalmente già a settembre“.

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