Giro d’Italia 2018, Carapaz non teme la crono: “I distacchi in salita potrebbero essere maggiori”

Richard Carapaz grande rivelazione sinora del Giro d’Italia 2018. Autore di una delle azioni più spettacolari e degne di nota della prima settimana della Corsa Rosa a Montevergine di Mercogliano, il giovane corridore ecuadoriano ha confermato sabato un momento di forma eccezionale. Dopo essersi messo in mostra nella prima parte di stagione, il corridore della Movistar è stato schierato dalla sua squadra con i gradi di capitano al #Giro101 assieme a Carlos Betancur. Un sogno che si realizza dunque quello di Carapaz, che come lui stesso arrivato dopo aver “lavorato duramente per farsi trovare pronto in questo Giro”, ma senza chiaramente aspettarsi il successo ottenuto sinora, facendo “così bene e vincendo addirittura una tappa”.

Nonostante questa impresa il talentuoso ciclista sudamericano “continuare il buon lavoro, ma anche rimanere calmo e pensare a quanto sia dura questa gara e a quanto Roma sia ancora lontana”. Il giovane Carapaz sottolinea inoltre come si senta “felice in questa squadra, nella quale si è creata una perfetta atmosfera tra i più giovani e più esperti, sempre pronti ad aiutarli”. Il giorno di riposo arriva dopo una prima settimana impegnativa, cona la Maglia Bianca che ora si augura “una seconda settimana più tranquilla, in modo che si possa recuperare, anche se bisogna sempre rimanere concentrati perché in una corsa di tre settimane può accadere di tutto”. Nonostante sia al suo primo GT in carriera, il 25enne di El Carmelo sa bene infatti che “può succedere di tutto, anche quando meno te lo aspetti“.

Punto di incognita e di preoccupazione per il corridore ecuadoriano sarà la cronometro, che, come lui stesso ammette “non gioca a suo favore”. Ma lo stesso ciclista sa anche che la terza settimana sarà ricca di salite e quindi “i distacchi potrebbero essere maggiori di quelli creati dalla prova a cronometro“, che quindi potrebbe rivelarsi anche meno decisiva di quanto si possa temere. Niente timore quindi per Richard Carapaz che comunque farà del suo meglio nella cronometro individuale “per cercare di non concedere troppo tempo”.

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