Europei Drenthe 2023, un argento dai “sentimenti contrastanti” per gli azzurri ma “senza rimpianti perché abbiamo dato tutto”

Il sestetto élite non riesce a ripetere l’oro degli jrs nella CronoStaffetta Mista degli Europei di Drenthe 2023. Anzi, lo scenario è esattamente opposto con il terzetto delle ragazze che stavolta si fa rimontare dopo che i ragazzi avevano concluso in testa la loro frazione. Ne esce comunque uno splendido argento che conferma l’Italia ai vertici di una disciplina giovane e dinamica, che ancora non ha fatto breccia tra gli appassionati ma sulla quale le istituzioni sembrano puntare molto, anche con lo sguardo ad un possibile futuro olimpico (scenario che ovviamente la farebbe improvvisamente amare molto di più).

“È stato un percorso molto veloce, abbiamo dovuto gestirci bene perché altrimenti è facile fare troppo nella prima parte – ci spiega un soddisfatto Edoardo Affini subito dopo l’arrivo, quindi ancora con il risultato in bilico – Ci siamo tenuti al limite, anche se forse siamo comunque partiti troppo veloci, ma abbiamo portato avanti la nostra prova e penso che abbiamo fatto un bel lavoro tutti e tre, gestendo le energie alla perfezione. Personalmente, per quanto mi riguarda, le cronometro devono essere così. Avere dei lunghi rettilinei in cui esprimere tutta la potenza e la velocità”.

Sempre subito dopo il suo arrivo abbiamo parlato anche con Vittoria Guazzini, che dunque ancora non sapeva quale sarebbe stato il risultato finale: “Abbiamo dato tutto quel che avevamo, anche se non sappiamo se sarà abbastanza. I ragazzi hanno fatto un grandissimo lavoro e non volevamo deluderli (sorride, ndr). È sempre un onore correre con la maglia dell’Italia e questo ci ha aiutato molto. Mi sono anche divertita durante questi 23 minuti. Abbiamo fatto un bel lavoro, speriamo sarà abbastanza”.

Le chiediamo dunque se partire con la consapevolezza di essere in testa finisce per essere un vantaggio, in termini di motivazione, o uno svantaggio, ragionando magari sulla possibile pressione che ne deriva: “I ragazzi hanno fatto benissimo. È sia una pressione, che una motivazione aggiuntiva. Comunque siamo arrivati qui molto motivati, abbiamo fatto la riunione tutti assieme e abbiamo corso come una squadra sola. Penso che la cronostaffetta mista sia molto bella. Non ho rimpianti, quando sai che hai dato tutto non puoi essere delusa”.

Un messaggio simile a quello di Elena Cecchini, con la quale abbiamo invece parlato dopo la premiazione, con l’argento al collo:  “Sapevamo che la Francia era molto forte, avevamo visto la grande prova ieri di Audrey. Quando hai dato del tuo massimo non puoi avere rimpianti, speriamo di rifarci con la prova in linea”.

Non c’è dunque una sensazione agrodolce e se resta magari quel pizzicore a darti fastidio, può essere tramutato in voglia di ripartire: “Siamo molto felici – spiega – Sapevamo che ce la giocavamo in cinque. Arrivare secondi è una bella sensazione, anche se arrivare così vicini alla vittoria lascia sensazioni contrastanti. Le cronostaffette miste sono così, i ragazzi hanno fatto un grande lavoro, noi possiamo essere felici della nostra prestazione, speriamo di tornare il prossimo anno e poter fare meglio di una posizione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio