Vuelta a San Juan 2019, i Deceuninck-QuickStep si sono rifiutati di salire sul podio

Niente cerimonie protocollari per i corridori della Deceuninck – QuickStep alla Vuelta a San Juan 2019. Una decisione che ha suscitato qualche malumore nell’organizzazione e nell’UCI, che ovviamente non hanno mancato di farsi sentire con delle sanzioni. Se la formazione belga ha partecipato regolarmente alla quarta tappa della corsa argentina, rinunciando quindi al paventato ritiro per proteste contro l’espulsione di Iljo Keisse, ha comunque trovato un modo per far sentire il proprio dissenso. Il che gli costa una sanzione di 2000 franchi totali e il decurtamento dei sei punti conquistati oggi dai corridori in gara.

Il pubblico argentino non ha dunque potuto ammirare Julian Alaphilippe, Remco Evenepoel e Alvaro Hodeg, rispettivamente leader della generale, miglior giovane e terzo classificato di tappa. Una decisione arrivata probabilmente all’ultimo momento, visto che nel dopo tappa si è potuto notare il direttore sportivo Davide Bramati parlare a lungo al telefono, per poi passarlo ai suoi corridori, che a quel punto hanno preso atto della decisione, rinunciando a salire sul podio. 500 franchi svizzeri dunque di multa per ognuno di loro, che ovviamente si sono comunque sottoposti ai controlli antidoping obbligatori, in seguito ai quali hanno spiegato di essere troppo stanchi per partecipare alla cerimonia e alla conferenza stampa.

Nessun commento è successivamente arrivato al riguardo da parte dei diretti interessati, né da parte dei vertici del team. Nessun accenno dunque a Iljo Keisse, ma sembra davvero improbabile pensare ad una casualità considerando la grande delusione espressa da tutti per la decisione dell’organizzazione, tanto che Patrick Lefevere aveva minacciato di ritirare la squadra. La partecipazione alla corsa comunque non sembra più in discussione.

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