Deceuninck-Quick-Step, Philippe Gilbert: “All’inizio pensavo Evenepoel fosse arrogante, ma poi metteva in pratica tutto quello che diceva”

Philippe Gilbert non aveva avuto una buona prima impressione di Remco Evenepoel. Pedalando nel corso della stagione in squadra con il ben più giovane connazionale, però, il vincitore dell’ultima Parigi-Roubaix ha avuto modo di cambiare opinione sul classe 2000. In un’intervista rilasciata a Het Laatste Nieuws, infatti, il trentasettenne che nella prossima stagione passerà alla Lotto Soudal ha dichiarato che inizialmente non prendeva troppo sul serio Evenepoel quando quest’ultimo parlava nelle riunioni di squadra pre-gara, perché lo considerava troppo arrogante, salvo poi cambiare idea quando vedeva che il giovane compagno di squadra riusciva sempre ad attuare quanto dichiarato.

“All’inizio non lo prendevo troppo sul serio – ha esordito Gilbert – Credevo fosse un po’ matto, diceva cose prima della gara che mi facevano pensare ‘ragazzino, ma cosa stai dicendo? Calmati un po’ ‘. Diceva che avrebbe fatto questo e quello, che avrebbe attaccato in tale luogo… lo trovavo un po’ arrogante, ma poi qualche ora dopo metteva tutto in pratica, impressionante”.

La relazione tra i due è poi cresciuta molto nel corso della stagione, tanto che una delle immagini che questo 2019 consegnerà è la storia è quella del giovane Evenepoel che prova a sostenere, soprattutto psicologicamente, il veterano Philippe Gilbert vittima di una caduta ai mondiali dello Yorkshire: “Il più giovane è stato quello con più classe, mi ha davvero colpito. Questo è anche prova del suo ricco potenziale. Pensa e agisce in maniera tattica. Quello che ha fatto nello Yorkshire è stato super professionale, lo porterà molto lontano in futuro”.

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