Vuelta a San Juan 2019, Conti: “Ci ho creduto. Una crono al massimo, usando più testa che gambe”

Successo sfiorato per Valerio Conti alla Vuelta a San Juan 2019. Se il cronometro sentenzia dodici secondi di ritardo dal vincitore Julian Alaphilippe (Deceuninck-QuickStep), il corridore laziale ci ha potuto sperare praticamente sino all’ultimo visto che il francese è stato il penultimo a tagliare il traguardo. Per il corridore della UAE Team Emirates comunque un bel risultato, che gli permette di confermare le sue ambizioni per la corsa argentina, nella quale ora è terzo nella generale, a 22 secondi dal corridore transalpino, mentre in seconda si trova il compagno Fernando Gaviria, quinto di giornata.

Ci ho creduto, ma davanti a me ho trovato un corridore tra i più forti al mondo e in grado di rendere al massimo negli sforzi brevi, come quelli richiesti dalla cronometro di oggi – commenta Conti dopo il traguardo – Alaphilippe gode anche di una condizione già molto buona, non posso che fargli i complimenti per il successo. Per quanto riguarda la mia prestazione, ho completato una crono al massimo delle mie potenzialità, usando più la testa che le gambe“.

Il ciclista romano si è invece tenuto alle spalle l’ottimo Remco Evenepoel, autore di una ottima prima parte, proprio scegliendo una più oculata gestione dello sforzo. “Mi sono gestito bene anche grazie ai consigli del direttore sportivo Simone Pedrazzini e del general manager Matxin – aggiunge – nel tratto iniziale del percorso il vento era contrario e ho pensato a difendermi, per poi usare il massimo delle energie nella parte finale, quando c’era la possibilità di abbassare il tempo”. Classe 1993, Conti ha una buona occasione per mettersi in proprio in questa corsa ed è partito con il piede giusto per dimostrare il suo valore anche in prima persona.

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