Tour Colombia 2024, Egan Bernal sorride: “Sto ritrovando fiducia, sto progessivamente recuperando e migliorando”

Egan Bernal protagonista nella terza tappa del Tour Colombia 2023. Quinto al traguardo, il corridore della Ineos Grenadiers, che in questa corsa corre con la maglia della selezione nazionale, si è mostrato fra i più attivi in un finale dinamico che ha visto poi il successo di Alejandro Osorio (GW Erco Shimano) davanti a Rodrigo Contreras (NU Colombia), ora nuovo leader di una generale in cui il classe 1997 è 12°, a 30 secondi dal leader, guadagnando undici secondi su gran parte degli uomini più attesi visto che con lui hanno chiuso solo Rigoberto Uran (EF Education – EasyPost), terzo al traguardo, e Ivan Sosa (Movistar).

“Un po’ alla volta sto ritrovando fiducia – commenta dopo il traguardo il 27enne di Zipaquirà, dove oggi si concluderà la quarta tappa – In una tappa come questa deve stare sempre davanti, lottare tutto il giorno per la posizione in modo da essere presente nel finale. E questo mi dà fiducia. Un po’ per volta, sto recuperando”.

Ovviamente, è ancora molto lontano dalla forma migliore e la concorrenza non è quella degli appuntamenti clou dell’anno, anche se comunque non mancano uomini di spessore, partendo da Richard Carapaz e la sua EF Education – EasyPost. “Penso sia la squadra più forte con corridori di alto livello, che possono fare bene in altura – sottolinea – Noi, con la nazionale, dobbiamo essere furbi e scegliere il momento, ma abbiamo una buona squadra. Penso che i giovani abbiano fatto un buon lavoro, poi nel finale io, Jhonatan Restrepo e Brandon Rivera siamo riusciti a seguire i movimenti. Non ho vinto la tappa, ma sento penso che sto migliorando”.

Se l’arrivo odierno nella sua città natale non è giornata adatta a lui, vista la “tanta pianura”, per lui l’obiettivo sarà “arrivare in gruppo” in una tappa “in cui possono succedere mille cose, quindi bisognerà stare attenti”. L’appuntamento chiave per la generale sarà invece il penultimo giorno, con l’arrivo sull’interminabile Alto del Vino: “Questa non era una tappa in cui si poteva vincere la corsa, ma una di quelle in cui lo puoi perdere. Ma mi dà fiducia in vista dell’Alto del Vino, dove penso che le differenze si conteranno più probabilmente in minuti che in secondi”.

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