Continental, il nuovo calendario è penalizzante: un’altra squadra decide di non correre almeno sino a settembre

Continuano i problemi per le formazioni continental. Dopo quanto annunciato nelle scorse settimane dal Team Illuminate, che sostanzialmente doveva rinunciare alle corse per problemi legati agli spostamenti, un problema simile viene presentato oggi dalla EuroCyclingTrips – CMI Pro Cycling. Formazione di terza categoria affiliata in Guam, la squadra è composta da un organico di 16 corridori provenienti da sette nazioni e tre continenti, rendendo dunque particolarmente complesso in questo periodo spostarsi per viaggiare e partecipare alle corse. Avendo comunque alcuni metà dei corridori in organico in Europa, il team sperava di poter partecipare a numerose prove, ma si è dovuta scontrare con la forte richiesta di formazioni più grandi, con le WorldTour e le Professional che hanno chiesti inviti anche a corse alle quali non avrebbero normalmente partecipato.

Malgrado la squadra avesse comunque alcune corse in programma per la stagione, con la speranza poi di poter partecipare ad un ricco calendario in Asia nel finale, i dirigenti del team hanno dovuto decidere di “sostituire le corse con gli allenamenti”. Una necessità dovuta alle restrizioni covid-19 e al nuovo calendario decisamente sbilanciato a sfavore delle formazioni minori, come ci ha spiegato anche Gianni Faresin intervenendo nella nostra ultima puntata di #SpazioTalk. “Complicazioni ad accedere alle corse” che hanno portato a questa decisione visto che la squadra non avrà corse almeno sino ad inizio settembre.

“Per una piccola formazione continental come la nostra è un duro colpo – spiega Chris Grand, responsabile della logistica, che ha deciso di organizzare un ritiro nei Pirenei francesi per aiutare i ragazzi a tenersi pronti – Già siamo una squadra con un piccolo budguet e il nostro main sponsor, che si occupa di viaggi e vacanze in bici ha ovviamente sofferto molto gli effetti del coronavirus. Fortunatamente, mantengono il loro impegno con la nostra squadra e credono nel progetto di questa squadra per promuovere il ciclismo, non solo per il loro business, ma anche per motivare persone che non appartengono a nazioni di tradizione ciclistica, oppure di altre abitudini o età”.

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