Campionati Italiani 2023, Simone Velasco vince pensando a Umberto e Gino: “Una maglia pesante, ma la porto volentieri”

Simone Velasco quasi incredulo al traguardo della prova in linea uomini élite dei Campionati Italiani 2023. Il portacolori della Astana Qazaqstan, che oggi ha ottenuto il quinto successo, indubbiamente il più prestigioso, in carriera non ha nascosto le sue emozioni già al momento di tagliare il traguardo. Capace di seguire il ritmo di un indiavolato Davide Formolo (UAE Team Emirates) nel corso di un giro conclusivo vissuto ad altissima velocità, il 27enne bolognese ha poi anticipato tutti con una volata di grande potenza, che gli ha permesso di imporsi quasi per distacco..

Ero consapevole della buona forma, lo avevo capito già nel corso della cronometro. Anche se non sono un cronoman puro, avevo fatto una bella prova – commenta ai nostri microfoni – Sapevo di dover stare calmo e così è stato. La calma è la virtù dei forti. Bisogna osare quando si deve, non sempre, ma quando è il momento. Oggi abbiamo fatto così ed è andato tutto alla perfezione”.

Una tattica ben eseguita dunque da parte della formazione kazaka, che si è mossa sin dalle prime fasi di corsa: “Oggi era una giornata durissima, per il caldo e il percorso, ma mi sentivo bene. Abbiamo preso la corsa in mano assieme alla Trek-Segafredo, ma io sono potuto restare al coperto grazie al lavoro poi di Leonardo Basso e Samuele Battistella. Questa maglia per me è un sogno che si realizza. Sapevo di potermela giocare e nel finale ho sentito che le gambe erano ancora buone per poterci provare”.

Una gioia resa ancora maggiore dall’averla potuta condividere con sua figlia, che è corso ad abbracciare subito dopo l’arrivo: “Non potevo chiedere di meglio, vincendo davanti a mia figlia. Sapere che c’era lei all’arrivo mi ha dato sicuramente qualche watt in più e sono riuscito a dare anche più di quanto era nelle mie possibilità. Questa è stata una delle prime gare che viene a vedere e vincere ha un sapore speciale”.

Arriva inoltre anche una dedica speciale, non solo alla sua famiglia e ai suoi cari che lo sostengono, oltre ovviamente alla squadra. E quando lo dice i suoi occhi, già lucidi, si riempiono ulteriormente: “Volevo anche fare una dedica a tante persone che mi erano vicine e ormai non ci sono più: il mio amico Giulio che mi seguiva sempre, ma anche il nostro massaggiatore Umberto Inselvini. Un pensiero anche per Gino Mäder, un collega che ci ha lasciato facendo questo lavoro che amiamo”.

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