Biesse Carrera Gavardo , Milesi: “Ci sono tutti i presupposti per fare bene”

La Biesse Carrera Gavardo non vede l’ora che arrivi il 2018. La nuova formazione italiana farà infatti l suo debutto nella categoria Continental il prossimo anno potendo contare sull’esperienza di Marco Milesi in ammiraglia. Lo stesso ex direttore sportivo della Trevigiani ha voluto raccontare i motivi che lo hanno portato ad intraprendere questa nuova avventura: “Dopo la lunga e felice esperienza in Trevigiani sentivo che era arrivato il momento di voltare pagina, avevo bisogno di nuovi stimoli, di una nuova avventura. Ho accettato volentieri la proposta del team manager Rabbaglio perché con cui ho già lavorato in passato e mi sono sempre trovato in perfetta sintonia.  Nella Biesse Carrera Gavardo ho riconosciuto un team promettente, che ha voglia di crescere, in cui ci sono tutti i presupposti per fare bene. Ho trovato un ambiente professionale, sano, che punta a valorizzare i giovani e che rispecchia la mia filosofia e il mio modo di vedere il ciclismo”.

“La squadra è giovane, stiamo crescendo, ma sono convinto che ci toglieremo delle belle soddisfazioni  – aggiunge l’ex corridore della Liquigas – Il talento c’è, lo spirito anche. Saremo competitivi. Mi aspetto ottimi risultati nelle gare Under. Il Giro d’Italia under è sicuramente l’obbiettivo principale che speriamo di centrare. Lavoreremo poi al massimo per metterci in mostra anche nelle gare PRO a cui parteciperemo”.

Milesi ha poi analizzato l’importanza delle squadre Continental: “Sono convinto che i team Continental siano il futuro. Ancora poco diffusi in Italia, sono ormai una realtà consolidata all’estero. Mi fa piacere che la Biesse Carrera Gavardo sia tra i team all’avanguardia in Italia, in questo senso. Un calendario Continental garantisce maggiore visibilità al team, assicura passaggi RAI ed Eurosport, lo rende quindi più appetibile per gli sponsor, e, soprattutto, consente agli atleti di cimentarsi in gare PRO. di accumulare esperienza e di mettersi in evidenza, facilitando quindi il passaggio al mondo del professionismo”.

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