CicloMercato 2023, Nairo Quintana vicino alla Israel-Premier Tech?

C’è la Israel – Premier Tech nel futuro di Nairo Quintana? Se la formazione professional ha nelle scorse settimane annunciato di aver chiuso il proprio organico al momento dell’innesto di Stephen Williams, il regolamento UCI concede la possibilità di ingaggiare altri due corridori visto che la rosa è attualmente composta da 28 corridori, tra cui almeno due neoprofessionisti. Il che significa che si può arrivare a 30 corridori, nuovo limite imposto dopo che nelle passate stagioni era stato possibile arrivare fino a 32 per supplire eventuali defaillance dovute al covid.

Per il momento nel team (al quale era stato accostato anche Mark Cavendish che nel frattempo sembra invece indirizzarsi verso la Astana Qazaqstan) tutto tace, ma chiaramente non vuole dire molto. Nessun nuovo commento neanche da parte del 32enne, che nelle scorse settimane aveva tuttavia fatto sapere di aver già raggiunto un accordo con una nuova squadra, con la quale era pronto a correre Giro d’Italia e Vuelta a España. Ma questo significa ancora meno visto che l’annuncio deve arrivare dalla squadra, piuttosto che dal corridore.

A rilanciare in questi giorni quel che era una voce latente è l’esperta giornalista spagnola Nieves Moya, la quale spiega che “fonti affidabili” le dicono che “mancherebbe solo la conferma di squadra e corridore” per il trasferimento del colombiano classe 1990 alla formazione israeliana. Una soluzione che chiaramente sarebbe molto interessante per entrambe le parti visto che il vincitore di Giro d’Italia 2014 e Vuelta a España 2016 rappresenta ancora un corridore di primissimo piano, che potrebbe così aiutare ulteriormente il team nella sua ricerca di inviti per i grandi eventi, specialmente le corse a tappe. Se infatti per la classiche di un giorno la squadra ha l’invito automatico a tutti gli eventi WorldTour, per le corse a tappe, partendo dai grandi giri, la compagine israeliana ha bisogno di ottenere la WildCard dall’organizzazione per poter partecipare.

E, ovviamente, aggiungere un nome come quello di Nairo Quintana è sempre un argomento di peso da aggiungere alle già importanti presenze in rosa di corridori come Jakob Fuglsang, Dylan Teuns e Mike Woods. Senza dimenticare colui che è stato ormai quasi dieci anni fa uno dei grandi rivali del colombiano, quel Chris Froome che allo scorso Tour de France, nella tappa con arrivo sull’Alpe d’Huez, è tornato per la prima volta su un podio dopo tre anni dal terribile infortunio al Giro del Delfinato. Tra i due c’è sempre stato grandissimo rispetto e vederli nella stessa squadra potrebbe rappresentare sicuramente qualcosa di molto interessante, anche se chiaramente appaiono ormai lontani dal livello che nel 2013 li vide duellare per la prima volta per la conquista di un GT.

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